In riferimento alla fecondazione assistita (PMA), da una revisione sistematica è emerso un forte legame tra basse concentrazioni di vitamina D nelle donne e tassi di natalità più bassi dopo cicli di PMA rispetto alle donne che non sono carenti di vitamina D. I ricercatori della European Society of Human Reproduction and Embryology hanno lanciato una call per condurre uno studio clinico randomizzato al fine di studiare il ruolo della supplementazione della vitamina D per migliorare il tasso di natalità in seguito al trattamento di riproduzione assistita (ART).
I ricercatori della Società Italiana di Riproduzione Umana hanno risposto alla chiamata pubblicata sulla rivista Human Reproduction dando il via ad uno studio clinico randomizzato controllato in Italia con il finanziamento del Ministero della Salute.