Secondo i dati contenuti nella Relazione annuale del Ministero della Salute, le giovani italiane ricorrono di meno all’interruzione volontaria di gravidanza: tra le minorenni, il tasso di abortività per il 2016 è stato pari a 3.1 per 1000. Valore identico a quello del 2015, ma in diminuzione rispetto agli anni precedenti, con livelli più elevati nell’Italia centrale.
Si rileva inoltre una bassa percentuale tra le giovani italiane sia di gravidanze che di interruzioni volontarie rispetto ai Paesi Nord Europei: ciò perché restano più a lungo in famiglia e gestiscono quindi anni di attività sessuale, non solo in età adolescenziale, continuando a vivere con i genitori.