Cardo: proprietà benefiche e modalità di utilizzo in cucina

MeteoWeb

Appartenente alla stessa famiglia del carciofo, quella delle Asteracee, il cardo, coltivato sin dal tempo dei Romani, è un ortaggio tipico della stagione invernale. Leggenda vuole che sia nato a causa di un pastore, la cui morte caudò un dolore talmente forte alla terra fa far nascere le spine. Con note amarognole piacevoli, presente in molte varietà, tra cui la più nota è il cardo mariano, quest’ortaggio vanta un basso contenuto calorico (10 calorie per 100 grammi) per cui è ideale per chi desidera mantenersi in forma. Diuretico, depurativo, protegge il fegato, è consigliato nei casi di epatite e cirrosi, è antibatterico, antingiammatorio, combatte le infiammazioni intestinali, tiene sotto controllo l’attività dei radicali liberi grazie alla sua azione antiossidante.

Inoltre contrasta l’insorgenza del mal di testa tipico della sindrome premestruale, ha proprietà galattogene (stimola la produzione di latte materno), toniche e decongestionati, prevenendo stress, fatica e depressione, è antitumorale, in particolare nei casi di cancro al seno e alla prostata. Ma non è tutto. Esso riduce il colesterolo cattivo, migliora le funzioni cognitiva, combatte l’Alzheimer, potenzia il metabolismo, è un ottimo rimedio naturale contro il diabete tipo 2, è benefico sulla pelle, consigliato, in particolare, per contrastare l’invecchiamento e in caso di psoriasi. Come consumare il cardo? Crudo insieme alla bagna cauda, come sformato, sotto forma di minestra o di risotto.

Condividi