Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature Climate Change e condotto da un team internazionale, composto tra gli altri dai ricercatori della University of East Anglia, oltre il 25% delle superfici del pianeta potrebbe diventare arido in modo significativo se il riscaldamento globale dovesse raggiungere i 2°C.
Gli esperti hanno esaminato le proiezioni di 27 modelli climatici globali per identificare le aree del mondo in cui l’aridità (la misura della secchezza della superficie terrestre, ottenuta combinando precipitazione ed evaporazione) varia sostanzialmente quando il global warming raggiunge 1,5° e 2°C sopra i livelli preindustriali. Secondo la ricerca il cambiamento della temperatura mondiale potrebbe aumentare la minaccia di siccità e incendi se l’obiettivo dell’accordo di Parigi sul riscaldamento globale non venisse raggiunto (richiede la riduzione delle emissioni di gas serra per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 2°C).
Il team di esperti stima che tra il 20 e 30% della superficie terrestre potrebbe diventare arida al raggiungimento dei 2°C, ma 2/3 delle regioni colpite potrebbero evitare un’aridità significativa se l’aumento fosse contenuto entro i 1,5 °C.