Gli Usa stanno silenziosamente preparando una guerra contro la Corea del Nord, come ultima spiaggia, nella speranza di non essere costretti a combatterla. Lo scrive il New York Times, rivelando che a dicembre nella importante base militare di Fort Bragg (North Carolina), 48 elicotteri tra Apache e Chinook sono decollati per una esercitazione sullo spostamento di truppe e equipaggiamento militare sotto il fuoco di artiglieria. Si tratterebbe, secondo il quotidiano newyorkese, di una delle più grandi simulazioni di assalto aereo degli ultimi anni.
Nello stesso periodo, spiegano, nei cieli del Nevada, 119 soldati dell’82ma Divisione Airborne, si sono paracadutati in un esercizio simulato di invasione in terra straniera. E il mese prossimo più di 1.000 riservisti si eserciteranno sull’impostazione dei cosiddetti ‘centri di mobilitazione’ per il trasferimento rapido di forze militari all’estero. Il Pentagono minimizza e parla di normali esercitazioni antiterrorismo.
A febbraio, in concomitanza con le Olimpiadi invernali nella città sudcoreana di Pyeongchang, Washington ha programmato l’invio di altre truppe speciali nella penisola coreana, un primo passo verso la probabile formazione di una task force coreana simile a quelle che stanno combattendo in Iraq e in Siria, riferiscono alcuni funzionari, anche se altri continuano a ripetere che si tratta di un piano era strettamente legato agli sforzi anti-terrorismo. Secondo il New York Times il falso allarme che sabato scorso alle Hawaii ha scatenato il panico per circa 40 minuti di panico sarebbe una prova dello stato d’ansia che pervade l’ansia i militari Usa a causa della crisi nordcoreana.