Per guastare un buon formaggio, esiste una vera e propria arte nel tagliare i prodotti caseari per esaltare il gusto a seconda della pasta e degli ingredienti. Il taglio dei formaggi non è affatto da sottovalutare, in quanto un taglio fatto male può compromettere il gusto di un particolare prodotto. Ad esempio servire il brie a tocchetti potrebbe rovinare l’aroma del pregiato prodotto francese. Gli esperti del Good Housekeeping Institute (GHI), offrono delle ottime linee guida sul taglio dei formaggi studiate in base alle consistenze, le dimensioni e la forma.
Secondo il GHI, le forme rotonde come il brie e il camembert dovrebbero essere tagliate a spicchi. In questo modo la punta con cui termina la fetta coinciderà con il cuore morbido del prodotto. I formaggi a pasta dura come il cheddar e il Leicester rosso dovrebbero essere tagliati in blocchi rettangolari. Possono anche essere serviti a cubetti, nel caso servano per accompagnare cocktail o aperitivi. Anche un pecorino stagionato richiama una forma rettangolare, invece per una ricotta stagionata o per i formaggi di capra, che sono più difficili da servire, in questo caso la forma va tagliata a metà. Si creano fette nel verso lungo del formaggio, stando attenti però ad utilizzare il giusto coltello per evitare che la pasta si sbricioli. Per quanto riguarda la conservazione dei vari formaggi, dobbiamo sapere che i formaggi a pasta dura si conservano più a lungo in frigorifero. Si va da quattro a sei mesi, ben coperti. I formaggi semiduri possono durare fino a tre settimane dopo l’apertura in frigorifero. Se dovessero formarsi delle muffe, basta tagliare la superficie colpita tagliando circa un pollice di spessore. Il formaggio sarà ancora gustoso e sicuro. Infine, i formaggi morbidi possono durare fino a tre settimane dopo l’apertura in frigorifero. E due mesi se conservati nel congelatore. Anche in questo caso, eventuali muffe potranno essere facilmente eliminate.