Una delle altre leggende, non aventi per protagoniste i merli ma altrettanto suggestive, riguardanti i Giorni della Merla, è ambientata sul Po, parla di Merla, una ragazza amante del ballo e del divertimento che desiderava recarsi a ballare in un paese poco distante dal suo, attraversando di corsa una lastra di ghiaccio che copriva il Po ma quella si ruppe, non reggendo il peso della fanciulla. Per tre giorni gli amici cercarono invano il cadavere di Merla che non venne mai più restituito dal fiume. Stando ad un’altra rielaborazione, un ragazzo e una ragazza, per recarsi ad una festa, attraversarono il Po’ gelato, scivolando nelle sue acque e scomparendo. Solo una merla vide l’accaduto, cinguettando per tre giorni e volando sui passanti per cercare aiuto. Il 31 gennaio il sole sciolse i suoi ghiacci, restituendo i cadaveri attorno ai quali sbocciarono i fiori. Sebastiano Pauli, in “Modi di dire toscani ricercati nella loro origine” espone due ipotesi: “Dovendosi far passare oltre Po un cannone di prima portata, nomato “la Merla”, s’aspettò l’occasione di questi giorni né quali, essendo il fiume tutto gelato, potè quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giungere all’altra riva”.
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Giorni della Merla: tutte le leggende e le citazioni più note
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