Il vulcano più attivo delle Filippine è esploso in maniera impetuosa, rilasciando nel cielo un’enorme colonna grigia di frammenti di lava, cenere e vapori e spingendo le autorità ad avvisare che potrebbe essere imminente una violenta eruzione. L’esplosione ha fatto scivolare lava surriscaldata, rocce fuse e vapore lungo i pendii del Monte Mayon e ha avvolto i villaggi vicini nell’oscurità, hanno dichiarato Renato Solidum dell’Istituto di Sismologia e Vulcanologia delle Filippine e altre autorità. La visibilità è pari a zero nelle municipalità di Guinobatan e Camalig, così come nella città di Ligao nella provincia di Albay.
Il Governatore di Albay, Al Francis Bichara, ha avvisato i residenti di restare a casa e stare in allerta. Bichara ha anche annunciato la sospensione delle lezioni in tutti i livelli, sia nelle scuole pubbliche che in quelle private, in tutta la provincia. Ecco cosa ha dichiarato: “Questo tipo di eruzione non è ancora finito. Proprio come ciò che abbiamo vissuto tanto tempo fa, potrebbe estendersi per un mese. Magari domani non ci saranno eruzioni e il giorno dopo ce ne sarà una”. L’aeroporto di Legazpi ha temporaneamente interrotto le operazioni alle 14:21 (ora locale) di oggi, lunedì 22 gennaio.
L’allerta innalzata a livello 4 su una scala di 5 fa intendere che un’eruzione esplosiva è possibile entro ore o giorni. Il livello 5 significa che un’eruzione pericolosa è in corso. L’aria di pericolo intorno al Monte Mayon è stata estesa a 8 km dal cratere. Solidum ha spiegato in una conferenza stampa che ci sono due possibili scenari: continue eruzioni di lava o un flusso piroclastico più pericoloso.
Solidum ha raccontato che il Monte Mayon ha avuto esplosioni di lava solo nel 2006 e nel 2009. Un’eruzione del 2014 ha anche emesso depositi limitati. Finora l’eruzione più grande si è verificata nel 1984, con la zona di pericolo che ha raggiunto un’estensione di 11 km. Più di 27.000 abitanti hanno lasciato la zona da quando il Monte Mayon ha iniziato la sua attività oltre una settimana fa.