La nevralgia del trigemino è una condizione dolorosa che colpisce il nervo trigemino, provocando un dolore lancinante a occhi, labbra, naso, cuoio capelluto, fronte, aree cutanee esterne, dentatura, mucose interne di mascella e mandibola. Tra le cause: invecchiamento, malattie del sistema nervoso centrale (es. sclerosi multipla), lesioni cerebrali, traumi, infezioni, secondo alcuni componente ereditaria (conformazione dei vasi sanguigni). Rara in soggetti con meno di 40 anni, la nevralgia del trigemino è più frequente nel sesso femminile. La condizione si manifesta con dolori lancinanti e improvvisi, la cui durata varia da qualche secondo sino a un paio di minuti, che possono manifestarsi fino a 100 volte al giorno. Essi, che interessano in genere un lato del volto, possono scatenarsi da stimolazioni molto lievi (es. radersi, toccarsi il volto, masticare, bere, lavarsi i denti, truccarsi, sorridere, lavarsi il viso, azione del vento che soffia sul volto).
Oltre ai dolori fulminei, possono aversi: scosse lancinanti alla testa, fitte dietro l’orecchio, alla mandibola, dolore agli occhi e al cuoio capelluto. Dopo la diagnosi, effettuata con risonanza magnetica nucleare, la terapia può consistere nella somministrazione di farmaci anticonvulsivanti, in associazione a miorilassanti (la carbamazepina è il principio attivo più utilizzato) o in procedure chirurgiche (rizotomia tramite compressione con palloncino, rizotomia con radiofrequenza, iniezioni di glicerolo, radiochirurgia, decompressione microvascolare). In alcuni casi l’agopuntura può attenuare la sintomatologia.