Due minuti alla mezzanotte: tanto manca alla “fine del mondo” secondo gli scienziati del “Bulletin of the Atomic Scientists” che hanno rivelato oggi quanti minuti (metaforici) mancano alla mezzanotte, cioè alla fine del mondo: gli esperti, tra cui figurano 15 premi Nobel, spostano ogni anno le lancette del Doomsday Clock, l’orologio simbolico ideato all’Università di Chicago nel 1947, dai fisici del Progetto Manhattan, coloro che realizzarono la prima atomica. L’orologio vuole simboleggiare e ricordare come politica, conflitti e tensioni mondiali potrebbero accelerare il processo verso la distruzione del pianeta.
Lo scopo principale del Bulletin è informare il pubblico sui dibattiti delle politiche nucleari, sostenendo contemporaneamente il controllo internazionale dell’energia nucleare.
Gli esperti del “Bulletin” hanno dichiarato nella conferenza stampa odierna che lo spostamento delle lancette in avanti di 30 secondi è principalmente dovuto ai crescenti timori di un conflitto mondiale nucleare e della “imprevedibilità” del presidente Usa Donald Trump, come alle recenti minacce nucleari, tra cui i test della Corea del Nord. Numerosi i riferimenti al Trattato di non proliferazione nucleare, di cui si auspica la piena attuazione.
La ragione dello spostamento delle lancette – precisano gli scienziati – è la situazione nucleare attuale, come anche i pressanti cambiamenti climatici, che “rimangono una minaccia“. Si è ricordato inoltre che “non siamo mai stati così vicini alla mezzanotte” nell’era nucleare (mai così vicini a mezzanotte dal 1953, quando Stati Uniti e Unione Sovietica testavano la bomba a idrogeno).
“Trump deve moderare la retorica nucleare, negoziare con la Corea del Nord, restare nell’accordo con l’Iran, ridurre le tensioni con la Russia e insistere per un’azione globale contro il cambiamento climatico“, affermano gli scienziati, secondo cui “nel 2017 i leader mondiali non sono riusciti a rispondere efficacemente alle minacce della guerra nucleare e del cambiamento del clima, creando la situazione più pericolosa per il mondo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale“.
Senza contare che il “presidente degli Stati Uniti, con la sua decisione di ritirarsi dall’Accordo di Parigi, ha fatto tutto il possibile per allontanare il Paese dalla strada verso il contenimento del climate change.”
In riferimento al clima, “servono politiche basate su fatti e non viceversa“. “I governi, le istituzioni e i media – si sottolinea – non affrontano le questioni climatiche con la dovuta attenzione” e il dovuto approfondimento.
“Se i governi non intraprendono azioni, è il momento di richiederle. Mancano due minuti alla mezzanotte, ma non è ancora mezzanotte“. “Quello che accade in futuro potrebbe essere ancora nelle nostre mani“.
“Se le lancette dell’Orologio si spostano avanti e indietro è perché il mondo diventa più o meno pericoloso.“
Cos’è l’Orologio dell’Apocalisse e cosa indica
L”Orologio dell’Apocalisse” (Doomsday clock) è un orologio simbolico creato dagli scienziati dell’Università di Chicago nel 1947 nel quale la mezzanotte significa la fine del mondo.
Il pericolo viene quantificato tramite la metafora di un orologio simbolico la cui mezzanotte rappresenta la fine del mondo ed i minuti precedenti simboleggiano “quanto manca” a tale evento. In origine la mezzanotte rappresentava la guerra atomica, mentre dal 2007 indica qualsiasi evento che possa provocare danni irrimediabili all’umanità (ad esempio i cambiamenti climatici).
Quando venne creato, nel 1947, dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, l’orologio fu impostato a sette minuti dalla mezzanotte: ad accelerare verso la fine, oltre agli armamenti nucleari, nel 2015 c’erano anche i cambiamenti climatici.
Dalla sua creazione, nel 1947, l’orologio è stato regolato numerose volte, passando dai 2 minuti a mezzanotte del 1953 (dopo i test di armi termonucleari da parte di USA e URSS) ai 17 minuti a mezzanotte nel 1991, quando finì la guerra fredda e Russia e Stati Uniti cominciarono a ridurre gli arsenali nucleari.
Nel 2017 Trump ha fatto spostare le lancette
Lo scorso anno le lancette si sono spostate a due minuti e mezzo dalla mezzanotte: Donald Trump ha fatto spostare le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse avanti di 30 secondi rispetto all’anno precedente e ciò a causa dei rapporti stretti con Mosca e delle passate e recenti dichiarazioni “negazioniste” in tema di ambiente e riscaldamento globale, che preoccupano non poco la comunità scientifica che vede rinnegare, pressoché quotidianamente e dall’uomo più potente del mondo, anni di studi e dati scientificamente provati sui danni dell’inquinamento e sulle sue devastanti conseguenze.
La decisione di far avanzare la lancetta dei minuti nel 2017 era stata spinta dall’accresciuta inquietudine circa le sorti del Pianeta a causa “del forte aumento del nazionalismo nel mondo, delle dichiarazioni del presidente Donald Trump sulle armi nucleari, del riscaldamento climatico, del deterioramento della sicurezza mondiale in un contesto di tecnologie sempre più sofisticate così come di una crescente ignoranza delle competenze scientifiche“.