Buone notizie dagli Stati Uniti sul fronte della lotta al cancro. Gli ultimi dati americani parlano di una costante riduzione della mortalità per tumore. Il tasso di morti per queste patologie è sceso dell’1,7% dal 2014 al 2015, continuando così il calo iniziato nel 1991. Una frenata che si è tradotta in questo lasso di tempo in 2,4 milioni di morti di cancro in meno. Questi i dati riportati in Cancer Statistics 2018, il report annuale su incidenza dei tumori, mortalità e sopravvivenza negli Stati Uniti.
Il rapporto, pubblicato su ‘CA: A cancer Journal for Clinicians’, stima inoltre che ci saranno 1,7 mln di nuovi casi di tumore negli Usa nell’anno appena iniziato. E ancora, il tasso di morti per cancro è sceso da 215,1 per 100 mila abitanti nel 1991 a 158,6 per 100.000 nel 2015, una frenata dovuta alle politiche di contrato del fumo e ai progressi nella diagnosi precoce e nella terapia dei tumori, si legge nel rapporto.
Nel dettaglio, il calo è guidato secondo gli esperti dalla riduzione dei decessi legati a quattro tipi di tumori: il cancro ai polmoni (-45 dal 1990 al 2015 tra gli uomini e -19% dal 2002 al 2015 tra le donne), il cancro al seno (-39% dal 1989 al 2015), quello alla prostata (-52% dal 1993 al 2015), e al colon-retto (-52% dal 1970 al 2015). Nello scorso decennio il tasso di incidenza generale dei tumori è rimasto stabile nelle donne ed è sceso del 2% negli uomini. “Questo nuovo report mette in luce dove gli sforzi nella lotta al cancro hanno funzionato – conclude Otis W. Brawley, Chief medical officer dell’American Cancer Society – In particolare, evidenzia l’impatto del controllo del tabacco”.