La rivoluzionaria terapia che ‘arma’ le cellule del paziente stesso contro i tumori del sangue, è la “scoperta dell’anno” secondo l’associazione degli oncologi Usa. L’Asco ha pubblicato oggi, alla vigilia della Giornata mondiale del cancro, il suo report annuale, dedicato alle ricerche che nell’anno appena trascorso si sono distinte per il maggior impatto clinico e più possibilità di sviluppo.
La ‘regina’ è la terapia Car T-cell, che utilizza i linfociti T prelevati dal sangue del paziente e geneticamente riprogrammati in laboratorio per combattere il tumore. Nel 2017 la Fda ha approvato 2 terapie basate su questo meccanismo, per trattare bambini e giovani adulti con leucemia linfoblastica acuta e pazienti adulti con linfoma a grandi cellule b. Ma la ricerca sta già lavorando a questo approccio contro altri tipi di cancro, soprattutto il mieloma multiplo.
“E’ impressionante vedere decenni di sforzi e impegno concretizzarsi in questo nuovo trattamento, come altri approcci di medicina personalizzata, che offrono speranze a pazienti con tumori in fase avanzata”, commenta il presidente dell’Asco, Bruce Johnson. Gli oncologi Usa sottolineano come anche l’immunoterapia stia trasformando l’assistenza ai malati che combattono col cancro. Secondo un nuovo studio pubblicato nel report, 250 mila anni di vita potrebbero essere salvati utilizzando gli immunoterapici attualmente approvati negli States per il tumore del polmone.