Il vulcano Mayon ha continuato ad emettere lava e cenere mentre un’alluvione bloccava le strade e costringeva a ricollocare alcuni evacuati che soggiornavano in rifugi temporanei in aree poco elevate. L’istituto di vulcanologia dello stato ha diramato allerte per le colate di fango nelle città e nei villaggi vicini al vulcano, dichiarando che fango ed enormi massi provenienti dalla cima potrebbero seppellire diverse comunità.
Oltre 80.000 persone hanno lasciato le loro case nella zona di pericolo che è stata estesa fino a 9 km intorno al vulcano. L’allerta rimane sempre di livello 4 su una scala di 5. Il vulcano più attivo del sud-est asiatico ha continuato ad eruttare lava e cenere nelle ultime due settimane e potrebbe avere un’eruzione più violenta entro pochi giorni.
Mariton Bornas, dell’Istituto di Sismologia e Vulcanologia delle Filippine, ha dichiarato: “Si tratta di una minaccia reale, quindi stiamo sollecitando tutti a prepararsi ad evacuare quando le autorità le comunicheranno. È davvero una combinazione pericolosa per le comunità. Frane dal vulcano Mayon possono trasportare enormi rocce e possono sotterrare le comunità e spazzare via le persone e ogni cosa che si frapponga sul loro cammino”. Ha aggiunto che rocce grandi quanto case potrebbero rotolare giù dalle pendici del vulcano entro pochi minuti.
Molti contadini e cavatori rifiutano di seguire gli ordini di evacuazione per continuare a lavorare nelle cave di pietra e nelle loro fattorie, dichiarando di aver bisogno di guadagnarsi da vivere. Molti di loro credono che il vulcano non erutterà e che si calmerà da solo, altri credono che quando il vulcano erutterà saranno capaci di evacuare immediatamente la zona.
Ma un residente non si dichiara così ottimista e afferma: “Quando il vulcano avrà un’eruzione durante le piogge intense, la lava scorrerà giù fino al fiume Yawa. Molti villaggi saranno colpiti. Proprio ora le inondazioni stanno aumentando, quindi quello che sto cercando di dire è che qualcuno dovrebbe pensare ad una soluzione”.