Allerta Meteo – Si sta intensificando ulteriormente il ciclone di origine Africana in risalita sul mar Jonio: la pressione è crollata a 989hPa, un valore eccezionalmente basso, al largo di Sicilia e Calabria orientali, proprio nelle acque joniche. La tempesta arriverà la prossima notte in Grecia, ma continuerà a provocare forte maltempo al Sud Italia per altre 24 ore, fino al primo pomeriggio di Domenica 11 Febbraio. Il forte maltempo è caratterizzato da piogge intense, venti impetuosi e abbondanti nevicate fino a quote medio/basse. A Crotone e Lecce abbiamo appena +9°C in pieno giorno, ed è la giornata più fredda dell’anno dopo 40 giorni d’inverno irriconoscibile tra Gennaio e inizio Febbraio con temperature eccezionalmente superiori rispetto alla norma. E c’è voluta una tempesta africana per portare un po’ di freddo (comunque senza eccessi) dall’entroterra magrebino, dove nei giorni scorsi ha nevicato nel deserto!
Nelle prossime ore le piogge più intense si abbatteranno in Puglia, e soprattutto nel Salento, su Lecce e dintorni dove sta già diluviando. Continuerà a piovere anche in Calabria e nella Sicilia tirrenica, mentre altre piogge si estenderanno su Basilicata e Campania meridionale. La neve continuerà a cadere copiosa sui rilievi appenninici meridionali, a quote sempre più basse: nella prossima notte, visto il calo delle temperature, potrebbe abbassarsi addirittura fino ai 600–700 metri di altitudine.
Intanto il ciclone sta provocando danni e disagi sul territorio, soprattutto in Calabria dove i Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire in diversi centri dell’area presilana catanzarese già colpita dal vento impetuoso del 17 Gennaio scorso. Le squadre della sede centrale, del distaccamento di Sellia Marina e del distaccamento volontari di Taverna, sono intervenute in particolare nei territori di Marcedusa, Andali e Taverna. In quest’ultimo comune, il forte vento ha determinato l’abbattimento di alberi d’alto fusto e la caduta di rami, elementi di copertura di fabbricati divelti, cartelloni pubblicitari ed insegne pericolanti. Sempre a Taverna, un albero adiacente alla Chiesa della Madonna della Santa Spina si e’ abbattuto nel cortile di accesso. Nessun danno alla struttura, mentre sulla strada provinciale di collegamento al Villaggio Mancuso, una caduta di massi sulla sede stradale ha creato disagi alla viabilità. Ad Andali un tetto divelto si e’ abbattuto sulla strada che collega il piccolo centro con quello di Cerva. L’arteria e’ stata chiusa al traffico dal momento che il forte vento ha reso difficoltose le operazioni di soccorso. Il distacco di alcuni cavi della rete elettrica ha creato ulteriori disagi alla popolazione della zona. Nel comune di Marcedusa, tra i centri più colpiti lo scorso 17 gennaio, la lamiera di copertura di un tetto si e’ staccata. La squadra della sede centrale, con il supporto di unita’ Speleo alpino fluviale, ha provveduto alla rimozione delle parti pericolanti ed alla messa in sicurezza della zona a salvaguardia della pubblica e privata incolumità.
In Sicilia, invece, è crollato il palcoscenico montato da qualche giorno nella piazza Umberto di Avola in occasione degli imminenti festeggiamenti per il carnevale. L’immediato intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco, ha permesso di limitare i danni del crollo, cinturare la zona e mettere in sicurezza la zona. I pompieri, al termine degli accertamenti, hanno intimato al proprietario della struttura di smontarla, per prevenire ulteriori danni.
La situazione più critica, comunque, resta quella di Malta devastata da piogge torrenziali (oltre 100mm stamattina) e venti impetuosi (fino a 130km/h): le mareggiate e i crolli hanno provocato un morto, diversi feriti e danni ancora inestimabili soprattutto per il litorale in cui s’è incagliata una grossa imbarcazione.
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