Dopo il passaggio ravvicinato dell’asteroide 2018 CC del 6 febbraio, domani avverrà quello dell’asteroide 2018 CB: il “sasso spaziale” ha un diametro tra i 18 e i 39 metri, ed effettuerà un transito record domani, 9 febbraio.
Alle ore 23:29 ora italiana, “sfiorerà” la Terra dalla distanza di circa 65.000 chilometri, 1/5 della distanza Terra-Luna. La sua velocità relativa sarà di circa 8 km/s.
E’ necessario sottolineare che “non rappresenta alcuna minaccia per il nostro pianeta“, precisa l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. “L’asteroide 2018 CB sarà visibile dall’Italia nelle prime ore della sera del 9 febbraio, quando sarà prossimo al massimo della luminosità“.
Al raggiungimento della minima distanza dalla Terra l’asteroide non sarà osservabile dall’Italia, perché tramontato da poco.
Per osservarlo occorre un telescopio del diametro di almeno 200 millimetri da puntare, a partire dalla 19:30 di domani, in direzione della costellazione di Perseo.
Sia 2018 CC che 2018 CB sono stati scoperti il 4 febbraio, dal Catalina Sky Survey, in Arizona, nell’ambito di un progetto dedicato alla ricerca dei cosiddetti asteroidi “Near-Earth”, capaci di avvicinarsi sensibilmente al nostro pianeta.
Cos’è un asteroide
Si ritiene siano i relitti della formazione del Sistema Solare, corpuscoli che non riuscirono ad essere inglobati nella formazione dei pianeti.
Il loro nome significa letteralmente “a forma di stella” o “simili a una stella” in quanto, durante il periodo in cui furono scoperti i primi asteroidi, ovvero intorno all’inizio del 1800, essi apparivano come punti luminosi, al pari delle stelle.
Nonostante esistano migliaia di asteroidi, possono essere suddivisi in tre gruppi principali a seconda della loro composizione: gli asteroidi carbonacei, i più comuni, sono corpi pietrosi neri come il carbone, gli asteroidi silicei e gli asteroidi metallici.
Gli asteroidi composti per la maggior parte di ghiaccio sono invece dette comete: alcuni asteroidi sono residui di vecchie comete, che, avendo perso il loro ghiaccio nel corso di avvicinamenti al Sole, sono composti principalmente da roccia. La sublimazione delle sostanze volatili quando la cometa è in prossimità del Sole provoca la formazione della chioma (nube o atmosfera rarefatta che si genera attorno al nucleo) e della coda (nube che si allunga dalla chioma nella direzione del vento solare).
Nel nostro Sistema Solare sono già stati numerati e catalogati oltre 600.000 asteroidi e probabilmente altre centinaia di migliaia attendono ancora di essere scoperti.
Sono invece più grandi di Cerere numerosi oggetti del Sistema Solare esterno come ad esempio Eris, Sedna e Varuna.
Gli impatti con gli asteroidi hanno un ruolo importante nella formazione del’Universo: ad esempio si ritiene che la Luna sia nata dall’impatto con un gigantesco asteroide.
Un asteroide ha colpito la Terra circa 65 milioni di anni fa provocando la scomparsa di molte specie animali (come i dinosauri) e vegetali.