Tra i tanti festeggiamenti di Carnevale in Italia, troviamo lo storico Carnevale di Ivrea che rievoca un episodio realmente accaduto, quando la figlia di un mugnaio si rifiutò di sottostare allo jus primae noctis imposto da un perfido barone e ciò diede il via a una rivolta popolare contro la tirannia. A lei si affiancano il Generale, il Sostituto Gran Cancelliere e il Podestà. Da non perdere la cruenta battaglia delle arance in cui si fronteggiano aranceri a piedi, rappresentanti del popolo e tiratori appostati su carri del tiranno. Altrettanto celebre il Carnevale di Cento, festa italiana gemellata col Carnevale di Rio de Janeiro, con la parata di carri allegorici e il peculiare gettito (lancio di simpatici ogget e gadgets dai carri in parata al pubblico). La maschera tipica è Tasi che indossa un frac, con la fedelissima volpe stretta sul braccio. Il rogo della maschera chiude gli annuali festeggiamenti del più grande Carnevale emiliano.
Ed ancora: Il Carnevale di Fano, nelle marche, col getto (lancio di quintali di dolciumi e caramelle dai carri allegorici ai bambini) ed il Carnevale Ambrosiano che segue un calendario diverso rispetto a quello tradizionale, tanto da essere festeggiato quando nelle altre città i festeggiamenti si sono ormai conclusi da giorni. Qui la Quaresima inizia con 4 giorni di ritardo. Se per tradizione si narra che fu Sant’Ambrogio a chiedere ai fedeli di posticipare l’inizio del periodo di Quaresima per permettergli di rientrare in tempo in città al termine di un pellegrinaggio, gli storici attribuiscono tale diferimento ad eventi catastrofici o transizioni del Calendario gregoriano a partire dalla fine del XIV secolo. Da non perdere il Carnevale di Verona che rivisita un evento storico realmente accaduto nel 500 quando la città fu protagonista di una rivolta in cui la popolazione insorse occupando i forni per accaparrasi il pane ed il grano. Alcuni contadini distribuirono i viveri di prima necessità a loro spese per sedare la rivolta.
La maschera tradizione di questo Carnevale è Papà del Gnoco che impugna un forcone con uno gnocco inforchettato. Proseguendo: il Carnevale di Offida (Ascoli Piceno) con la consegna della chiavi del paese ai gruppi storici per dar il via ai festeggiamenti, Lu Bov Fint (rievocazione della caccia a un bue, ricreato in cartapesta), sua uccisione e giro cittadino, portando l’animale per le corna, intonando l’inno di Carnevale e la sfilata del Vlurd; il Carnevale di Martignano (Grecia Salentina) con la sfilata di carri creati ad arte, giochi, tanta gastronomia e la morte dello Paulino (morte del Carnevale tra parodie e divertimento); il Carnevale di Montemarano (Avellino) che inizia il 17 gennaio (Sant’Antonio Abate) e termina la domenica successiva alle Ceneri col Carnevale Morto, collocandosi tra i più lunghi d’Italia.