Scheda elettorale cartacea vs voto elettronico. Gli italiani non hanno dubbi: una votazione con scheda elettorale cartacea è più semplice (48%) e sicura (42%). Per non parlare del minor impatto ambientale: sono oltre 66 milioni le schede stampate in carta copiativa riciclabile che, dopo 5 anni dalla consultazione, potranno tornare a nuova vita grazie al ciclo del riciclo. A tracciare il quadro è un’indagine Astra Ricerche commissionata da Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, in vista delle prossime elezioni che vedranno oltre 51 milioni di italiani entrare in contatto con un pezzo di carta: la scheda elettorale.
In particolare, secondo la ricerca sono proprio i Millennials (25-34 anni), la prima generazione digitale o 2.0, a dubitare della sospetta vulnerabilità del voto elettronico, spesso percepito come attaccabile e manipolabile dall’esterno, e rivendicare la segretezza (per il 47%) e l’affidabilità (per il 42%) determinate dalle schede elettorali cartacee.
Quanto all’aspetto ambientale, l’Istituto Poligrafico dello Stato richiede l’utilizzo di schede elettorali in carta copiativa riciclabile della grammatura di 90 gr al metro quadrato. Per il prossimo 4 marzo, saranno oltre 66 milioni le schede elettorali stampate (sulla base del corpo elettorale di oltre 51 milioni di italiani estratto dal Ministero degli Interni) che solo nel 2023, per legge dopo 5 anni dalla consultazione, potranno tornare a nuova vita grazie al ciclo del riciclo.
L’appuntamento alle urne, quindi, è anche un’occasione per indagare il livello di conoscenza degli italiani sull’importanza del recupero di carta e cartone. Dall’indagine Astra Ricerche emerge infatti ancora una scarsa consapevolezza degli italiani nei confronti del ciclo del riciclo di carta e cartone. Quasi il 60% degli intervistati crede ancora che carta e cartone, anche se raccolti in modo differenziato dai cittadini, non vengano riciclati perché mescolati agli altri rifiuti dopo la raccolta.
Non è tuttora chiaro agli italiani il vantaggio economico del riciclo di carta e cartone che si attesta solo al terzo posto tra i motivi del riciclo, dopo la salvaguardia delle foreste (per il 58%) e il limitare della dispersione di carta nell’ambiente. Solo il 25%, infine, è consapevole del valore occupazionale della filiera cartaria italiana e di quanto il riciclo produca green jobs.
“Proprio con l’obiettivo di sensibilizzare e informare gli italiani su quanto carta e cartone siano amici degli italiani e delle loro città, e per spiegarne il valore e le potenzialità grazie al riciclo, Comieco ha promosso la prima edizione del Mese del Riciclo di Carta e Cartone nel mese di marzo” commenta Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco.
“Oltre 50 eventi, lungo tutto lo stivale, tra iniziative culturali, appuntamenti educativi e incontri informativi, permetteranno agli italiani di conoscere dal vivo cosa accade a carta e cartone dopo essere stati correttamente gettati nel bidone della differenziata” conclude Montalbetti.
Il Mese del Riciclo di Carta e Cartone è organizzato da Comieco, in collaborazione con la Federazione della Filiera della carta e della grafica, Assocarta e Assografici, Fise Unicircular, Unirima e il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.