Nel mese di gennaio 2018, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 27,5 miliardi di kWh, in flessione del 2,8% rispetto ai volumi dello stesso mese dell’anno precedente. La performance della domanda ha risentito dell’effetto calendario e temperatura: quest’anno, infatti, gennaio ha avuto un giorno lavorativo in più (22 vs 21) ma una temperatura media superiore di 4°C rispetto a gennaio del 2017.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di gennaio 2018 è stata ovunque negativa: -0,8% Nord, -4,2% al Centro e -6% al Sud.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di gennaio 2018 ha fatto registrare una variazione negativa rispetto al mese precedente (-2%). Il profilo del trend si mantiene su un andamento stazionario.
Nel mese di gennaio 2018 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’83,4% con produzione nazionale e per la quota restante (16,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,1 miliardi di kWh) è diminuita del 15,1% rispetto a gennaio 2017. In aumento la fonte di produzione eolica (+9,7%), in calo, invece, tutte le altre (geotermica -1,8%, idrica -2%, fotovoltaica -5,1% e termica -19,8%).