Festa delle lanterne: ecco le sue origini storiche

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La Festa delle lanterne è considerato il momento conclusivo dei festeggiamenti dell’anno nuovo in Cina e in molti paesi dell’Estremo Oriente (Corea, Nepal, Bhutan, Mongolia, Giappone ecc). Letteralmente dal significato di “festa della prima notte” in Cina, in particolare, viene celebrata con sfilate di lanterne. Ma quali sono le sue origini storiche? Secondo la tradizione, nel 180 a.C. l’imperatore Wendi, della dinastia Han Occidentale, sarebbe salito al trono il 15esimo giorno dopo l’inizio dell’anno e, per commemorare l’evento, avrebbe fissato questa data come giorno di festa. Ogni anno egli, la sera precedente la luna piena, lasciava il palazzo per festeggiare con la popolazione e, per l’occasione, le famiglie appendevano lanterne colorate lungo le strade. A partire dal 104 a.C., l’evento è stato inserito tra le maggiori feste nazionali, diventando sempre più importante, con l’osservanza di regole che imponevano la presenza di lanterne in tutti i luoghi pubblici e davanti ad ogni casa, mentre nelle zone più animate e nei centri culturali della città si tenevano grandi mostre di lanterne, offerte all’ammirazione della popolazione che poteva impegnarsi nella soluzione di indovinelli e in suggestive danze.

Con lo scorrere del tempo, la manifestazione acquisì carattere permanente. Nel 713, durante la dinastia Tang, nella capitale di allora, Chang’an, venne costruito un monte di lanterne alto 7 metri, impiegando ben 50 mila lanterne; mentre durante la dinastia Song, la Festa divenne sempre più popolare prolungandosi sino a 5 giorni che divennero 10 nella dinastia Ming. Secondo un’altra versione, la Festa delle lanterne deriva dalla Festa delle fiaccole. Durante la dinastia Han, la gente delle zone rurali usava delle fiaccole per spaventare gli animali e gli insetti, riducendo così i danni al raccolto. Oggi, durante la Festa delle lanterne, in alcune zone della Cina sud-occidentale, conservano la tradizione di accendere giaccole con rami.

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