In molti pensano che il modo migliore per riscaldare il proprio corpo sia quello di bere bevande alcoliche durante le giornate di gelo. E’ un usanza molto comune e diffusa in parecchie parti del mondo, in realtà però l’effetto dell’alcool sul nostro organismo funziona esattamente all’opposto. L’alcool è un vasodilatatore, ciò significa che facilita la dilatazione dei vasi sanguigni periferici, azione mediata dal rilascio di catecolamine; di conseguenza, aumenta la quantità di sangue che circola sotto la pelle. Questo fenomeno favorisce inizialmente una sensazione di calore, ma in un secondo momento l’aumento della dilatazione dei vasi superficiali agevola una maggiore dispersione di calore all’esterno, con conseguente raffreddamento della temperatura corporea. Questa manifestazione è particolarmente pericolosa per chi beve e si trova in un ambiente non riscaldato o all’aperto in condizioni climatiche sfavorevoli; il soggetto infatti è esposto a un maggior rischio di morte per assideramento o ipotermia, condizione che si verifica quando la temperatura corporea scende al di sotto dei 35°C. Aggiunto a questo, va anche detto che l’alcool ingerito viene facilmente assorbito e metabolizzato per il 90% dal fegato, il sovraccarico di lavoro svolta da questo organo fa sì che il flusso ematico si concentri a livello dell’apparato gastroenterico, che si può avvertire con brividi di freddo.
Pertanto, in queste giornate particolarmente fredde è consigliato meglio il consumo di tisane o bevande calde da gustare in pieno relax.