La strage di Burian: il vento gelido proveniente dalla Siberia non sta risparmiando l’Europa dove sono almeno sette i morti registrati in tre giorni. La tempesta artica che i media britannici hanno ribattezzato ‘The beast from East’, ha portato condizioni climatiche simili a quelle del circolo polare in tutto il Vecchio Continente.
Notevoli i disagi in particolare ai trasporti: aeroporti paralizzati, fiumi ghiacciati e paura per i senzatetto in tutte le grandi città. In Francia, nella città di Valance, nel sud-est del Paese, e nella regione di Parigi, due clochard sono stati trovati assiderati. Tre sono le vittime in Lituania, secondo quanto riportato da Baltic News Service.
Nei Paesi baltici le minime sono scese fino a -24°. Almeno due persone hanno pero la vita in Polonia, portando a 48 morti il bilancio dall’inizio dell’inverno. In Belgio per evitare altri decessi il sindaco di Etterbeek, uno dei comuni della regione di Bruxelles, ha deciso di ricorrere a soluzioni estreme, ordinando l’arresto di tutti i senzatetto che non hanno accettato di recarsi volontariamente nei ripari.
Trasporti paralizzati anche in Olanda, mentre la Svizzera detiene il record di temperatura più bassa, con -28,3° registrati al Passo del Forno. Sotto i mille metri di quota il record è stato di -15,6° a Brüsilau nell’Appenzello (nord-est). Temperature di -4° a Ginevra e -8,2° a Berna. Gelo siberiano anche in Germania, dove il termometro è sceso fino a -20°.
Nella parte superiore dello Zugspitze, la montagna più alta della Germania, la minima registrata ha toccato i -27°. A Berlino, dove il numero dei senza dimora è stimato in oltre 3mila, secondo la radio pubblica locale RBB i posti letto nei rifugi potrebbero non essere sufficienti. La polizia tedesca ha rilevato un picco negli incidenti stradali dovuti al ghiaccio.
A Monaco di Baviera le condizioni estreme non hanno fermato i surfisti che, armati di muta, hanno cavalcato la celebre onda perpetua tra il canale Eisbach e il fiume Isar. In Austria le temperature sono scese a -23° a Tamsweg, vicino a Salisburgo. Il Danubio è congelato in alcuni punti, e le autorità hanno dovuto mettere in guardia la popolazione sul pericolo di pattinare sul fiume ghiacciato.
Gelo anche a Sofia, e allarme rosso nelle regioni meridionali della Bulgaria al confine con la Grecia, quelle di Smolyan e Kardzhali.I passi sono stati chiusi ai camion e il traffico è stato interrotto nell’aeroporto di Sofia. Nei Balcani la Croazia è stata colpita dagli effetti della tempesta siberiana: le coste adriatiche e alcune isole sono ricoperte di neve. La colonnina di mercurio è scesa a -10° a Zagabria. In Slovenia la bora che soffia a oltre 100 chilometri orari ha costretto a chiudere l’autostrada tra la capitale Lubiana e il porto di Koper.Nevicate eccezionali stanno interessando anche l’est dell’Inghilterra e i servizi meteorologici hanno emesso avvisi fino a mercoledì incluso. Londra è imbiancata e l’allerta riguarda anche Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Per alcune aree della Gran Bretagna si tratta dell’inverno più freddo dal 1991. I media britannici hanno ribattezzato l’ondata di Maltempo ‘the Beast from East’. Le temperature “anormalmente fredde” proseguono durante questa settimana anche nella Russia centrale e a Mosca, oscillando tra -14° durante il giorno e -24° durante la notte. Ma il “picco di freddo” deve ancora arrivare.