Solo dopo la mezzanotte di venerdì ha cessato di cadere la pioggia che ininterrottamente, per due giorni, ha colpito la fascia collinare e costiera del territorio riminese. Una massa d’acqua –150 mm di pioggia hanno registrato i pluviometri del capoluogo – che si è andata ad aggiungere al rapido scioglimento della neve caduta in montagna, andando a ingrossare enormemente la rete fluviale e quella dei reticolo dei canali e dei fossi in pianura. Questo – spiega il Comune in una nota – ha contribuito alla ‘saturazione idrica’ dei terreni agricoli, che in poche ore, secondo il monitoraggio svolto, sono passati da un indice di assorbimento di 0,1 a 0,8: significa che se inizialmente il terreno rilasciava 10 litrid’acqua per 100 caduti sul suolo, col passare delle il rilascio è stato di 80 litri per 100 piovuti. Ciò ha comportato, col mancato assorbimento dei campi, la messa sotto stress, a partire dal primo pomeriggio di venerdì, di tutto il reticolo dei fossi consorziali in pianura. Questa trama di scolo è andata in sofferenza per ore, comportando criticità anche su alcune strade e vie. Emblematico è il caso del sottopasso di via Curiel a Viserba, dove nonostante le pompe idrauliche non abbiano mai smesso di funzionare ancora questa mattina, provenendo dai campi, si registrava un riversamento idrico. Il sistema dei sottopassi, seppur con criticità, ha però nel suo insieme tenuto, nonostante la gran massa d’acqua caduta e l’ingrossamento di fiumi e canali, anche grazie al mare, che seppur di livello molto alto, ha consentito lo scolo.
La pioggia che ha flagellato il territorio riminese ha avuto con 60,4 mm registrati dal pluviometro di Parco Marecchia il proprio picco alle ore 18 di venerdì 23 per poi scemare verso la mezzanotte, mentre sono stati 150 i mm registrati da mercoledì 21. Una massa d’acqua che ha innalzato a livello di guardia sia il Marecchia, salito a 1 metro e ottanta sia il torrente Ausa salito a quasi 2 metri. Un livello di guardia che ha reso necessaria, in serata, la chiusura temporanea da parte di Anthea del ponte che scavalca il torrente all’altezza di via Aldo Moro. Diverse le strade temporanemante inibite al traffico chiuse nel corso della giornata di ieri, come via Orsoleto, via Casalecchio ed anche via Roncona. Chiusa nella mattinata di oggi via Bologna. In sofferenza la zona di Spadarolo, soprattutto a causa dei terreni saturi di acqua, e alcune vie di Miramare. Questa mattina il livello del Marecchia e dell’Ausa sono di 1.29 e 0,94.
Il maltempo dell’ultima settimana ha causato un ammaloramento del manto di diverse strade. Già dalle prime ore della mattina sono tornate all’opera le squadre d’Anthea per provvedere alla sistemazione. Un compito che, specie per quanto riguarda le situazioni più critiche, richiederà – calcolano i tecnici – almeno 3, 4 giorni di lavoro continuo.
Queste condizioni ambientali infatti creano immediatamente delle forti criticità nelle pavimentazioni stradali, dovute all’azione dell’acqua e dei pneumatici delle auto. Anthea ha così intensificato il numero degli operatori e delle squadre addette alla chiusura delle buche per risolvere le situazioni più problematiche. Sono attualmente 4 le squadre impegnate quotidianamente, privilegiando prioritariamente gli interventi sulla viabilità principale. In periodi così piovosi e freddi viene usato per le riparazioni un tipo di “asfalto a freddo” per la chiusura delle fessurazioni ad alta prestazione, con bitumi modificati, in grado di compattarsi anche in presenza di acqua. Ciò per permettere alle squadre d’intervento di operare anche con condizioni di asfalto bagnato (anche mentre piove), senza dover aspettare. Quando le condizioni climatiche miglioreranno sarà invece possibile operare con continuità con l’asfalto a caldo, nella previsione dei lavori più organici di riasfaltatura delle strade da parte di Anthea e del Comune di Rimini già programmata per la primavera per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro.
Anche nei prossimi giorni la centrale operativa della Polizia Municipale sarà attiva e operativa 24 ore su 24.
Piano neve e rete di assistenza per i senza dimora per l’arrivo dell’ondata di gelo nei prossimi giorni
Domani e dopodomani sono previste a Rimini possibili deboli nevicate, mentre nei giorni successivi – secondo le previsioni meteo riportate da Arpae – l’aria fredda di origine artica dovrebbe mantenere condizioni di tempo stabile, con temperature ben al di sotto della media stagionale. Il successivo approssimarsi di una saccatura atlantica apporterà poi condizioni di tempo perturbato con precipitazioni diffuse, anche sotto forme di neve.
Anche nelle prossime ore quindi gli operatori della Polizia municipale, le squadre di Anthea e dei volontari della Protezione civile riminesi continueranno a mantenere la massima allerta e a monitorare la situazione sul territorio. Il piano neve prevede la presenza di 33 mezzi spazzaneve che saranno operativi sia nella zona urbana sia nella zona a monte della statale. Circa 400 le tonnellate di sale in dotazione. In questi giorni e almeno fino a tutto mercoledì 28 la centrale operativa della Polizia Municipale sarà attiva 24 ore su 24, con almeno una pattuglia attiva sul territorio per tutta la notte. Un assetto operativo che potrà essere prorogato e potenziato nel caso le condizioni climatiche diventassero particolarmente critiche.
L’assistenza ai senza fissa dimora
Il Comune ha intensificato il monitoraggio quotidiano delle presenze di coloro che vivono e dormono in strada tramite le unità di strada coordinate insieme alle Associazioni locali (Caritas, Papa Giovanni XXIII, Croce Rossa, Casa don Gallo). Potenziate tutte le strutture e i servizi già previsti dal “Piano freddo” del Comune di Rimini per dare riparo alle persone fragili che vivono in strada in questi giorni di freddo e maltempo. Sono aumentati quindi i già previsti 120 posti letto, i pasti, la distribuzione di coperte e l’accoglienza diurna. Gli operatori di strada stanno chiedono agli ospiti più abituali e conosciuti delle strutture di fare da mediatori e “passa parola” verso quegli indigenti, a volte ‘invisibili’ ai servizi, per informare loro delle nuove opportunità di assistenza offerte. E’ dunque pienamente attiva tutta la rete di solidarietà e assistenza, che vede il Comune insieme all’associazionismo e il volontariato locale.