Il mieloma rappresenta il secondo tumore ematologico più diffuso in Italia: convivono con la malattia quasi 14mila persone e si contano, ogni anno, 5.700 nuovi casi. In alcune regioni del Nord, tra cui il Piemonte, il mieloma “ha raggiunto” il linfoma (il tumore del sangue più frequente), facendo registrare un’incidenza di 10 persone ogni 100mila abitanti, vale a dire circa 400 nuovi casi all’anno.
E’ quanto è emerso nel corso di un incontro dedicato al mieloma che si è svolto oggi alla Citta’ della Salute di Torino, alla presenza di oltre 200 uditori tra pazienti e familiari. L’iniziativa è stata promossa dall’AIL-Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma, con il patrocinio di International Myeloma Foundation e Fondazione GIMEMA-Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto, e il sostegno di Bristol-Myers Squibb. Numeri che sono destinati a crescere a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, trattandosi di una patologia che colpisce prevalentemente intorno ai 60 anni.
“La buona notizia – ha detto Mario Boccadoro, Direttore Divisione Universitaria di Ematologia di Torino – è che abbiamo a disposizione nuove terapie, cui altre stanno per aggiungersi, che consentono di estendere il numero di malati che rispondono alle cure e che vanno in remissione completa, con un aumento della qualità e dell’aspettativa di vita impensabile fino a qualche anno fa. Questi risultati sono stati raggiunti anche grazie all’esistenza di centri di eccellenza presenti sul territorio nazionale e di una rete regionale di strutture specialistiche in grado di affrontare patologie complesse con percorsi diagnostico-terapeutici dedicati”.