Le aziende tecnologiche, gli educatori e molti altri indicano il 6 febbraio come il Safer Internet Day ed esortano le persone a migliorare la loro sicurezza online. Molti studiosi e ricercatori accademici degli Stati Uniti stanno studiando gli aspetti della sicurezza informatica e hanno identificato alcuni modi per aiutare le persone a essere sicure in rete. Ecco una sintesi del loro lavoro in 4 punti essenziali.
1. Le password sono un punto debole
Con password lunghe, complesse e uniche – da non riutilizzare in siti diversi – per tutti i dispositivi, ricordare tutte le chiavi di sicurezza può facilmente diventare un problema, ma Megan Squire, informatica dell’Elon University, scrive che esiste un aiuto: “L’utente medio di internet ha 19 diverse password, ma il software può aiutare. Il compito del software di gestione delle password è quello di occuparsi di generare e ricordare password uniche e difficili da decifrare per ogni sito web e applicazione”. Questo è un buon inizio.
2. Usare una vera chiave
Per un aggiungere un ulteriore livello di protezione, è necessario bloccare gli account più importanti con una vera chiave fisica, scrive Jungwoo Ryoo, professore di tecnologia e scienze informatiche della Penn State-Altoona: “Un nuovo metodo, ancora più sicuro, sta guadagnando popolarità ed è molto simile ad una vecchia chiave di metallo. È un microchip in una piccola forma portatile, facile da portare dietro. Il microchip stesso contiene un metodo di autenticazione”. Quindi non lasciate le vostre chiavi a casa sul tavolo.
3. Proteggere i dati nel cloud
Molte persone archiviano documenti, foto e persino informazioni private sensibili in servizi cloud come Google Drive, Dropbox e iCloud. Ma questa non è sempre la pratica più sicura a causa della posizione in cui le chiavi di crittografia dei dati vengono archiviate, spiega l’informatico Haibin Zhang dell’University of Maryland, nella Contea di Baltimora: “Proprio come le password normali, se qualcun altro le ha, possono essere rubate o usate impropriamente senza che il proprietario dei dati lo sappia. E alcuni servizi potrebbero avere falle nelle loro pratiche di sicurezza che rendono vulnerabili i dati degli utenti”. Quindi è meglio consultare il fornitore del servizio e valutare dove conservare al meglio i dati più importanti.
4. Non dimenticarsi del resto del mondo
Purtroppo, nell’era del digitale, nessun luogo è veramente sicuro. Jeremy Straub, della North Dakota State University, spiega come gli oggetti fisici possono essere utilizzati per deviare uno smartphone: “Gli hacker potrebbero trovare molto interessante l’inserimento di software maligni nel mondo fisico, aspettando semplicemente che persone ignare eseguano scansioni con uno smartphone o un dispositivo più specializzato. Sotto i nostri occhi, il software maligno diventa una specie di “infiltrato” che può evitare di essere individuato finché non raggiunge il suo obiettivo”.
Questo articolo ha l’intento di far ricordare che utilizzare internet in modo sicuro non è solo lo sforzo di un giorno.