Il tribunale di Grosseto ha disposto il ripristino del sequestro preventivo della scuola primaria e secondaria di primo grado di Ribolla, nel comune di Roccastrada (Grosseto): per l’istituto i sigilli erano già scattati nell’aprile 2017, venendo poi tolti dal riesame. Nel frattempo sul caso è intervenuta, a gennaio scorso, la Cassazione che, accogliendo il ricorso della Procura di Grosseto, ha rilevato che i terremoti non sono soggetti a “prevedibilità” e dunque i sindaci non devono opporsi al sequestro delle scuole che, anche nelle zone a “basso rischio sismico”, sono a ipotetico rischio crollo seppure per un “minimo scostamento dai parametri” di edificazione emanati nel 2008.
“Rispettiamo la decisione del tribunale e ci adeguiamo alla sentenza“, afferma Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada, annunciando già ricorso in Cassazione “che dovrà giudicare in diversa composizione dalla precedente: noi ribadiamo con convinzione la fondatezza giuridica e tecnica del nostro operato”. Per il sindaco, la decisione della Cassazione di gennaio, “crea un incredibile precedente sulla sicurezza sismica in tutti gli edifici pubblici in Italia e anche in provincia di Grosseto, molti dei quali sono ben lungi dal raggiungere il livello di sicurezza posseduto dalla scuola di Ribolla, che si attesta su un indice pari a 0,985 contro l’1 di riferimento per indicare la sicurezza sismica“.