Spazio, missione ExoMars: ecco la trivella italiana che cercherà la vita su Marte

MeteoWeb

Nell’ambito della nuova missione europea ExoMars prevista per il 2020, sono risultati positivi i test di qualifica spaziale della trivella italiana che cercherà la vita su Marte: lo ha reso noto Marco Stanghini, responsabile Sviluppo business Spazio Leonardo, in occasione della presentazione della mostra ‘Marte. Incontri ravvicinati con il Pianeta Rosso‘, che verrà ospitata da domani fino al 3 giugno al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano. La trivella, realizzata da Leonardo nello stabilimento di Nerviano (Milano), è stata sottoposta a quattro mesi di prove presso i laboratori del Cisas (Centro di Ateneo di Studi e Attivita’ Spaziali ‘Giuseppe Colombo’) di Padova: “Il modello ingegneristico della trivella ha dimostrato di poter lavorare nelle tipiche condizioni ambientali presenti su Marte, con temperature comprese tra -100 C e +35 C e una pressione atmosferica che è quasi un millesimo di quella terrestre. In tempi ovviamente più ristretti, abbiamo simulato con successo tutte le operazioni che dovranno essere svolte nei 200 giorni di attività sul Pianeta Rosso, con la raccolta di 25 campioni di suolo,” ha spiegato Stanghini.

Un modello in scala 1:1 dello strumento, con i dettagli del suo interno, robotizzato e completamente automatico, è ora in esposizione all’interno della mostra milanese. L’iniziativa è promossa da Agenzia Spaziale Italiana, Ministero dei beni e delle attività Culturali e del Turismo e Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, in collaborazione con Agenzia Spaziale Europea, Inaf, Leonardo, Thales Alenia Space e National Geographic. Il programma ExoMars è frutto della cooperazione tra Agenzia Spaziale Europea (Esa), Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), con l’importante contributo della Nasa.

La versione definitiva della trivella sarà pronta entro l’estate: verrà sterilizzata per non contaminare il Pianeta Rosso con tracce organiche terrestri e poi verrà montata sul rover della missione ExoMars 2020, promossa dall’Agenzia spaziale europea (Esa) in collaborazione con Roscosmos.

Il lancio è previsto lancio tra giugno e luglio 2020: l’orbita marziana dovrebbe essere raggiunta dopo sei mesi di viaggio, nel gennaio 2021.

La trivella marziana

Lo scenario operativo della missione ExoMars 2020 prevede l’acquisizione di campioni di suolo marziano fino a una profondità di 2 metri e la loro analisi a bordo attraverso speciali tecniche spettrometriche sia nel campo del visibile che dell’infrarosso. La durata della missione ExoMars 2020 sarà di oltre 200 giorni nel corso dei quali si prevede una raccolta di circa 20 campioni di roccia. Leonardo ha la responsabilità dello sviluppo, produzione e integrazione dello strumento che effettuerà tali prelievi, il cosiddetto “drill” (chiamato spesso anche trapano, o trivella). Il drill potrà raccogliere campioni di materiale che saranno poi distribuiti ad un container apposito; successivamente trasportati all’interno del laboratorio analitico del rover stesso e destinati agli appositi strumenti scientifici, saranno esaminati nel dettaglio. La trivella di ExoMars è un vero gioiello tecnologico: ha una potenza di 80 watt (un quinto rispetto ai trapani che usiamo a casa) ed è pronto a lavorare in condizioni estreme, con una temperatura di 80 gradi sotto zero e una pressione di 5-10 millibar: facendo 80 giri al minuto con una spinta costante pari a 40-50 chili, perforerà il suolo con una punta in diamante policristallino che genererà un buco di 25 millimetri di diametro. In questo suo delicato compito di perforazione del suolo e collezione di campioni di materiale, il drill sarà coadiuvato da un altro strumento di Leonardo: Ma_Miss (Mars Multispettrale Imager for Surface Studies), uno spettrometro ad infrarossi miniaturizzato che, opportunamente inserito all’interno del drill, fornirà agli scienziati informazioni sull’ambiente da cui i campioni saranno prelevati.

Condividi