Astronomia: scoperta la “super-Terra di Halloween”, distante 1300 anni luce

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Nella notte di Halloween, ricercatori dell’università di Salerno erano intenti a puntare il telescopio dell’Osservatorio R.P. Feynman (localizzato nell’area urbana di Gagliano del Capo, nel sud del Salento) verso la costellazione del Toro per l’osservazione mirata (follow-up come usiamo dire nel nostro gergo tecnico) della sorgente Tcp J05074264+2447555.

Se fino a poche settimane prima – spiega  Achille Nucita su Media INAF – questa sorgente era del tutto anonima, l’interesse degli astronomi nei suoi confronti si era acceso insieme all’aumento improvviso della  sua luminosità. L’andamento della curva di luce della sorgente – ovvero la variazione nel tempo della luminosità osservata a Terra – aveva portato gli astronomi a considerare Tcp J05074264+2447555 come un possibile evento di micro lente gravitazionale (o microlensing).

L’evento non è stato identificato in direzione di un agglomerato di stelle (come il centro  galattico o una qualche galassia esterna), ma in direzione della costellazione del Toro, ovvero esattamente verso l’anti-centro galattico. Qui la densità di stelle (che possono fungere da sorgente e/o da lente) è talmente bassa da rendere trascurabile la probabilità dell’occorrenza di un evento di microlente.

Dallo studio delle caratteristiche della sorgente è subito balzata agli occhi una seconda peculiarità: la stella sorgente è un oggetto posto a solo 2.300-2.600 anni luce di distanza. Poiché un evento di microlensing ha la maggiore probabilità di essere osservato quando la lente si trova esattamente a metà strada tra l’osservatore e la sorgente, si è dedotto che la curva di luce di Tcp J05074264+2447555 è stata amplificata gravitazionalmente da una massa posta a circa 1.240 anni luce dalla Terra. Questo rende Tcp J05074264+2447555 l’evento di lente gravitazionale più vicino mai osservato sino ad oggi. 

Tcp J05074264+2447555 è un evento di lente gravitazionale dovuta ad un sistema binario di massa (totale) pari a circa 0,25 masse solari.

Il sistema è costituito da una stella (probabilmente una nana bruna) intorno alla quale ruota un pianeta extrasolare con massa compresa nell’intervallo tra 3 e 16 masse terrestri.

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