Una scossa di terremoto è stata avvertita nella notte in Calabria e in Sicilia, in particolare nello Stretto di Messina, seminando panico tra la popolazione.
Secondo i dati del Centro Euro-Mediterraneo e dell’INGV si è trattato di un sisma ML magnitudo 3.7: l’epicentro è stato registrato a 2 km nord da Sant’Alessio in Aspromonte (in provincia di Reggio Calabria, a poca distanza dai Comuni di Laganadi, San Roberto, Calanna, e Santo Stefano in Aspromonte) mentre l’ipocentro è stato rilevato ad una profondità di 19 km.
La scossa è stata distintamente percepita nello Stretto di Messina, in particolare nelle province di Reggio Calabria e Messina e nelle zone limitrofe. Tanta la paura, sopratutto perché si tratta di una zona sismicamente attiva.
Successivamente, alle ore 04.47 è stata registrata una scossa di magnitudo 1.7 con epicentro a Calanna (RC), a pochi chilometri di distanza dalla scossa precedente, come si evince dall’immagine. L’ipocentro è stato registrato a 9.5 Km.
La stessa zona di Calanna è da mesi ‘osservata speciale’, in quanto zona sismica interessata da diverse scosse ravvicinate.
Qualche ora prima invece, a tremare era stato il versante siciliano, con uno sciame sismico verificatosi nella provincia di Messina.
In particolare si sono verificate 6 scosse, di magnitudo compresa tra la 1.2 e 2.3, con epicentro a Patti (Me), come si evidenzia dall’immagine laterale, nell’intervallo di tempo compreso tra l’01.46 e le 02.30.
Lo stretto di Messina si trova proprio nel centro del Mediterraneo, in una zona molto instabile dal punto di vista tettonico, dove convergono tre placche continentali. In particolare ognuna di esse ha un proprio movimento che le porta a scontrarsi formando il sistema “Siculo-Calabrian rift zone”, un sistema di faglie lungo complessivamente 370 km.
