Le dighe idroelettriche nella regione andino-amazzonica, culla del Rio delle Amazzoni, alterano in modo significativo la connettivita’ delle sorgenti del bacino e, di conseguenza, i numerosi sistemi naturali e umani che dipendono da questo complesso ecosistema fluviale. Lo suggerisce uno Studio pubblicato su Science Advances secondo il quale finora gli effetti delle dighe sono stati sottovalutati.
I fiumi andini che confluiscono nel Rio delle Amazzoni sono vitali per oltre 30 milioni di persone che fanno affidamento sulle migrazioni dei pesci, sull’agricoltura alluvionale e sulle risorse della foresta come fonte di proteine e reddito. Il team di ricercatori, guidato dalla Florida International University, ha documentato la posizione delle dighe esistenti nella regione con immagini satellitari e ha provato a quantificare l’impatto delle strutture esistenti e di quelle proposte sulla frammentazione fluviale in Colombia, Ecuador, Peru’ e Bolivia.
Dall’analisi e’ emerso non solo che il numero di dighe attive e in costruzione e’ il doppio di quanto finora indicato, ma anche che l’impatto dell’industria idroelettrica e’ stato sostanzialmente sottostimato. Le dighe attuali, affermano gli autori, hanno gia’ influenzato le reti di affluenti, anche se non ancora le correnti fluviali. Queste ultime probabilmente risulteranno alterate se saranno proposte altre barriere. Le dighe inoltre potrebbero profondamente disturbare le rotte migratorie dei pesci e potrebbero intrappolare a valle il 100% dei sedimenti trasportati, alterando cosi’ il naturale flusso dei fiumi.