Tumori, 1 su 3 è evitabile: lo stile di vita consigliato dagli esperti

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I tumori rappresentano ancora uno dei nemici principali della società moderna, lo sanno bene i tanti esperti che giorno dopo giorno mettono la loro intelligenza e le loro capacità per rendere questa malattia sempre più prevenibile e curabile. Un tumore su 3 potrebbe essere evitato con uno stile di vita sano, mentre uno su 3 potrebbe essere curato se tutti aderissero ai programmi di screening per la diagnosi precoce. Ognuno può fare la sua parte per sconfiggere il nemico, perché contro il cancro ‘We can. I can’: noi possiamo, io posso. E’ questo lo slogan del World Cancer Day 2018, che si celebra domenica 4 febbraio con l’obiettivo di responsabilizzare la popolazione su quanto conta sposare e mantenere abitudini salutari, e giocare d’anticipo attraverso controlli regolari.

Non fumare, mangiare bene, fare attività fisica sono le regole d’oro rilanciate alla vigilia della Giornata mondiale da Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro, e Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori. “Nel 2017 – ricorda Marco Alloisio, presidente della Lilt di Milano – in Italia sono stati diagnosticati poco più di 369.000 nuovi casi di tumore maligno”, oltre mille al giorno, “di cui circa 192 mila negli uomini e 177 mila nelle donne, in aumento rispetto al 2016 quando ne erano stati diagnosticati più o meno 365 mila, di cui circa 190 mila negli uomini e 175 mila nelle donne. Ancora troppi“.

Non solo: “Le previsioni per i prossimi anni – avverte l’Airc – indicano che nel 2030 il cancro sarà la principale causa di morte nel mondo, dove saranno diagnosticati fino a 21,6 milioni di nuovi casi all’anno”. La buona notizia è che “a fronte di questi dati – sottolinea l’associazione impegnata da oltre 50 anni a sostenere gli scienziati in guerra contro il cancro – ci sono i progressi della ricerca che negli ultimi 2 decenni hanno contribuito a far diminuire costantemente la mortalità. In Italia in particolare oggi si guarisce di più, come testimoniano i dati che ci pongono al vertice in Europa per le guarigioni: la sopravvivenza a 5 anni è aumentata rispetto ai casi diagnosticati nel quinquennio precedente sia per gli uomini (54% verso 51%) che per le donne (63% vs 60%). Nel nostro Paese vivono oggi oltre 3,3 milioni di persone che hanno superato una diagnosi di cancro”.

Nel 2006 erano circa 2,2 mln, precisa la Lilt che festeggia quest’anno i suoi primi “70 anni di lotta per la vita”.  Il messaggio di questa Giornata mondiale contro il cancro è che “tutti possiamo contribuire a migliorare i risultati ottenuti adottando corretti stili di vita: prima di tutto non fumare – insiste l’Airc – quindi consumare cibi che, se scelti con attenzione, possono diventare validi alleati per la prevenzione, e infine eliminare un altro fattore di rischio, la sedentarietà”.

Una sana alimentazione, infatti, “da sola non basta. E’ importante associare a una dieta equilibrata anche un’attività fisica regolare – almeno 30 minuti di camminata al giorno – che contribuisce a diminuire del 20-40% il rischio di tumore al colon, all’endometrio e al polmone, oltre a influire sulla prevenzione del cancro al seno”. E poi “prevenzione e diagnosi precoce” che “restano le parole d’ordine per ridurre il rischio di ammalarsi di tumore“, ripete la Lilt ribadendo “l’importanza di sensibilizzare la popolazione sulle patologie oncologiche e sulla cultura dell’arrivare prima”.

L’edizione 2018 del World Cancer Day, evidenzia infine l’Airc, dedica particolare attenzione promuovere e divulgare “un’informazione puntuale e corretta sul tema cancro: un impegno indispensabile per far maturare una sempre maggiore consapevolezza dell’opinione pubblica“. Proprio per rispondere a questa esigenza, sul sito airc.it è disponibile una sezione mirata a “fare chiarezza su alcuni temi su cui c’è confusione”. Falsi miti che vanno “dal metodo Hamer alla terapia Gerson, dalle proprietà della dieta alcalina ai rischi dell’utilizzo del forno microonde”.

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