Al via lo studio di fattibilità per il sequenziamento del genoma tumorale su 1.000 pazienti affetti da carcinoma polmonare in stadio avanzato. Il progetto- spiegano – è iniziato negli IRCCS associati ad Alleanza Contro il Cancro ACC – la piu’ grande rete di ricerca oncologica italiana fondata dal Ministero della Salute – e all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Lo studio, presentato lo scorso giugno a Roma dal Presidente di ACC, Ruggero De Maria, e’ stato definito a luglio e, a fine 2017, i Comitati Etici degli Istituti interessati (20 sui 24 associati ad ACC) avevano potuto prenderne visione validandone la fattibilita’. “Abbiamo iniziato dal tumore del polmone – spiega De Maria – perche’ rappresenta la prima causa di morte tra le neoplasie con 40 mila nuovi casi ogni anno.
L’attivita’ e’ coordinata da Vanesa Gregorc, segretario del Working Group Polmone di ACC e responsabile dell’oncologia toracica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e si basa sull’utilizzo dell’oncochip creato da ACC Genomics per individuare con precisione e rapidita’, grazie a un’ampia profilazione molecolare, le alterazioni genetiche del tumore e curare meglio, tramite l’impiego di nuovi farmaci, ugualmente personalizzati, i pazienti”.
L’arruolamento dei pazienti, oltre che all’IRCCS San Raffaele Milano, e’ iniziato a Meldola (IRCSS IRST), San Giovanni Rotondo (IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza), Bari (IRCCS Giovanni Paolo II), Roma (IRCCS Regina Elena) e Catania (Ospedale Cannizzaro) e presto si estendera’ agli altri IRCCS inseriti nelle attivita’ del WG Polmone.
“Le ricadute di questo processo diagnostico, sostenuto dal Ministero della Salute tramite gli IRCCS, sono significative – ha detto Gregorc – perche’ riguardano sia il singolo, attorno al quale sara’ perfezionata una terapia individuale, sia i pazienti in senso generale, che potranno cosi’ approfondire un’eventuale loro candidatura per i trials sperimentali”.