In Alto Adige, riporta il bollettino provinciale, “il problema principale rimangono i fragili accumuli da vento. Nel nord della provincia si trovano con maggiore frequenza, e per questo il pericolo valanghe è MARCATO GRADO 3. Più verso sud la situazione è migliore. Il distacco di una valanga in zone di accumulo da vento è facile, e possibile già con debole sovraccarico. Attenzione va fatta soprattutto sui pendii ripidi vicino alle creste, in conche e canali. Escludendo le zone lungo la cresta di confine, il punti di pericolo sono meno frequenti e più piccoli. Questi punti però aumentano di frequenza e fragilità con l’aumentare della quota in tutte le zone. Gli sportivi che si muovono fuori dalle piste controllate necessitano di esperienza nella valutazione del pericolo valanghe.
Situazione generale
Per la giornata di lunedì non sono previste sostanziali variazioni della temperatura. A 3000 m rimangono poco inferiori i -10°C. Per questo i recenti accumuli eolici rimangono fragili e facilmente staccabili. Inoltre questi poggiano spesso su strati sfavorevoli di cristalli angolari. Il manto nevoso è generalmente caratterizzato dal vento. Il vecchio manto è stratificato stabilmente, e la sua base debole difficilmente sollecitabile.”