Siamo a Salemi, in provincia di Trapani. Proprio qui, nella “città dei pani”, ogni 19 marzo, per la festività di San Giuseppe, si preparano gli altari con il famoso pane votivo di Salemi. Parliamo di una tradizione che, quasi sicuramente, ha origini arcaiche, legata ai culti di fertilità della terra in onore della dea delle messi, Demetra per i greci, Cerere per i romani, in una sorta di connubio, perfettamente riuscito, da paganesimo e religiosità cristiana. Le donne artiste di Salemi si tramandano la lavorazione del pane votivo di generazione in generazione. Tra le forme più rappresentate, forte è il richiamo al risveglio della natura dopo il letargo primaverile, quindi fiori, frutti, spighe di grano. Non mancano animali, luna e sole, simbolo di luce e vita, oltre a chiave, croce, forbici, colomba, palma, pesce, agnello, angelo e,ovviamente, immancabile è il volto di San Giuseppe, la sua barba ed il suo bastone (“a varva e u vastuni”).
VIDEO SUGGERITO
19 marzo, San Giuseppe: il pane votivo di Salemi
MeteoWeb