A tutti può capitare di attraversare un periodo di stress, tristezza, dolore o conflitto interiore. E non sempre è ovviamente il caso di ricorrere alla consulenza di un esperto psicologo. Purtroppo, però, non è nemmeno semplice capire quando tali malesseri sono sostanzialmente fisiologici, e quando invece sono una determinante del fatto che sarebbe opportuno recarsi da un professionista.
Uno dei motivi per cui molte persone non giungono a consapevolezza di recarsi da uno psicologo è legata alla scarsa conoscenza dei modi con cui si snodano le relazioni con tale professionista. Per esempio, alcuni ritengono di poter risolvere autonomamente i propri problemi, e ritardano un consulto fino a quando il pregiudizio non è molto più difficile da gestire.
Altre persone hanno invece l’errata e superficiale opinione che gli psicologi servano a “trattare” esclusivamente le malattie mentali più gravi, e che dunque non si abbia la necessità di ricorrere a una simile terapia. Altri ancora credono che la terapia con uno psicologo sia lunga e costosa, dimenticandosi o sottovalutando che spesso le sedute sono talmente distanziate da prevedere semplici consultazioni o sessioni di terapia comportamentale cognitiva poche volte l’anno.
Insomma, anche nella società moderna – sebbene molto sia stato fatto per poter superare e arginare le vecchie concezioni del caso – c’è ancora uno stigma ingiustificato nei confronti delle malattie mentali. A cominciare dal fatto che, in fin dei conti, spesso non è nemmeno corretto parlare di malattie mentali, ma solo della propria vita, e di quanto possa essere, a volte, dura.
Contribuendo a sfatare qualche mito, cerchiamo ora di comprendere quali sono alcuni segni che potrebbero farvi capire che, forse, è arrivato il momento giusto per poter fissare un appuntamento da uno psicologo. Come intuibile, l’elenco che sotto abbiamo avuto modo di riepilogare non è né definitivo né in grado di sostituire una chiacchierata – magari – con il proprio medico di base, che potrà certamente aiutarvi ad affrontare le prime fasi di questo percorso.
I vostri amici e i vostri cari si dicono preoccupati
A volte gli amici (e ancor prima alcuni parenti) possono notare delle vostre particolarità caratteriali e comportamentali che è difficile vedere dall’interno. Val dunque la pena considerare le prospettive di coloro che vi circondano, soprattutto se li ritenete particolarmente affidabili. Se dunque qualcuno vi ha detto di essere preoccupato per voi, probabilmente dovreste far tesoro di tale elemento.
Non vi piacciono più le attività che eravate soliti fare
Un segno di qualche disturbo psicologico potrebbe essere legato al cambio di abitudini e, in particolar modo, alla cessazione delle attività che invece precedentemente amavate fare. Pensate ad esempio agli incontri con qualche gruppo di amici o di parenti, a qualche attività sportiva, a una passione politica, a un hobby.
Se vi sentite disillusi, ritenete che non c’è molto scopo o senso nel fare certe determinate cose che fino a poco prima frequentavate, forse potrebbe essere il caso di fare un po’ di chiarezza con un esperto, come uno dei professionisti che potete trovare in questo portale di psicologi.
State peggiorando le vostre prestazioni di lavoro
I cambiamenti (in peggio) nelle prestazioni lavorative sono piuttosto comuni tra coloro che hanno problemi emotivi o psicologici. Potreste ad esempio avvertire un senso di disconnessione motivazionale dal proprio lavoro, anche se poco prima vi rendeva felici. A parte i cambiamenti di concentrazione e di attenzione, fate attenzione ai feedback negativi ricevuti da manager o colleghi, che magari potranno sottolineare come la qualità del vostro lavoro stia scadendo. Potrebbe essere un altro segno di come sia ora di parlare con un professionista: ricordate sempre che la maggior parte del proprio tempo quotidiano si trascorre proprio al lavoro, e che quindi spesso sono i colleghi a notare per primi che c’è qualcosa che non va.
Avvertite spesso mal di testa o mal di stomaco
Se siete emotivamente turbati, tale deterioramento psicologico può influenzare non solo la mente, quanto anche il corpo. È noto che lo stress possa manifestarsi sotto forma di una vasta gamma di disturbi fisici, da un mal di stomaco quasi cronico ad un altrettanto frequente mal di testa, da raffreddori frequenti a un diminuito desiderio sessuale, costituendo dunque un’altra “spia” che meriterebbe di essere approfondita.
E voi che ne pensate? Avete mai avuto modo di ricorrere alla consulenza di uno psicologo o di uno psicoterapeuta? E come vi siete resi conto di averne bisogno?