Dopo la morte di Astori, un’altra tragedia colpisce il calcio europeo: Bruno Boban, Astro nascente del calcio croato stroncato, ad appena 25 anni, da un arresto cardiaco. Il prof. Michele Gulizia, Presidente della Fondazione per il Tuo cuore Onlus e Direttore di Struttura Complessa di Cardiologia Ospedale “Garibaldi-Nesima“, ha dichiarato: “Sono trascorse poche settimane dall’analoga perdita del bravo Astori e ci ritroviamo a commentare ancora una volta, sommessamente, sull’opportunità di screening cardiologici più accurati con test provocativi che andrebbero somministrati a tutti gli sportivi professionisti – commenta Michele Gulizia, presidente della Fondazione per il Tuo cuore dei cardiologi ospedalieri italiani.”
“Il cuore di un atleta viene spesso impegnato oltremisura, in un gesto sportivo competitivo e ad alta intensità che non lascia molto spazio al recupero. Per questo bisogna essere assolutamente certi della salute psicofisica dell’atleta (anche sotto sforzo massimale) prima del rilascio dell’idoneità agonistica, senza aver timore di fermare un atleta in corsa, avendo cura prima della salute piuttosto che del successo sportivo. Lo sport va eseguito in sicurezza cardiovascolare e questo vale anche per gli sport dilettantistici e per i bambini.”
“In questo senso il recente decreto legge che esonera i bambini fino a 6 anni dall’obbligo del certificato medico per svolgere attività sportiva, pur generando un possibile risparmio economico iniziale, sicuramente ci riporta indietro di molti anni, annullando i grandi progressi della medicina preventiva. Basti pensare che le canalopatie (le malattie a ereditarietà genetica responsabili di molte morti cardiache improvvise nei giovani) dovrebbero essere diagnosticate proprio in età pediatrica, per ridurre l’incidenza di queste morti inaspettate e aumentare il livello di sicurezza nello sport in età pediatrica”.