Una ricerca dell’Università della California, pubblicata su Scientific Reports, ha rilevato che nelle regioni polari la primavera arriva sempre più in anticipo: negli ultimi 10 anni è arrivata 4 giorni prima per ogni 10 gradi di spostamento dall’equatore verso nord. Il tasso di anticipo è tre volte maggiore di quanto indicato da studi precedenti. Nell’Artico la stagione è in anticipo di 16 giorni.
I ricercatori hanno studiato dati climatici ma anche le migrazioni degli uccelli, le fioriture, e altro ancora, riesaminando 743 studi precedenti relativi all’emisfero settentrionale.
La connessione tra anticipo della primavera e latitudini più elevate potrebbe avere conseguenze su animali e piante, per cui la primavera è un punto di riferimento.