La colomba pasquale è uno dei dolci tipici della Pasqua. Se è chiaro il significato simbolico del volatile che, secondo la religione cristiana, richiama pace, salvezza e Resurrezione; incerte è l’origine del dolce. Si narra, ad esempio, che nell’Alto Medioevo, il monaco irlandese Colombano, con i suoi compagni di preghiera, si trovava a passare in Nord Italia, nel Regno longobardo, proprio a due passi da Pavia. Qui i pellegrini vennero ricevuti con tutti gli onori dalla regina Teodolinda che, pensando di far cosa gradita, fece servire un pranzo sontuoso a base di selvaggina pregiata. Era tempo di Quaresima e il devoto, che mai si sarebbe sognato di mangiar carne, disse di voler benedire il cibo prima di consumarlo. Durante il rito, le carni si trasformarono in candide colombe di pane, facendo comprendere alla regina la sua gaffe e permettendo ai monaci di gustare il lauto pranzetto.Un’altra leggenda è ambientata sempre a Pavia, stavolta nel 572, ai tempi dell’assedio della città per mano dei Bizantini. Gli abitanti, per evitare il saccheggio, regalarono loro dolci soffici e gustosi, salvandosi.
Colomba pasquale: storia, curiosità e leggende
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