Crisi nucleare: la Corea del Nord apre ai negoziati con gli Stati Uniti per la denuclearizzazione

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In seguito ai dialoghi tra le autorità delle due Coree a Pyongyang, la Corea del Nord ha espresso la disponibilità a discutere della denuclearizzazione con gli Stati Uniti, se verrà garantita la sicurezza del regime, secondo Bloomberg News. Questa è la prima volta dal 2003 che il regime ha proposto la denuclearizzazione.

Negli ultimi giorni i negoziatori sudcoreani sono stati impegnati nei dialoghi con Kim Jong-un. Le Coree hanno accettato di incontrarsi nuovamente per un vertice ad aprile e stabiliranno una linea telefonica tra i loro leader militari per evitare l’escalation. Inoltre, la Corea del Nord ha anche acconsentito ad una sospensione dei suoi test missilistici e nucleari se gli Stati Uniti si siederanno al tavolo per dialoghi diretti, nonostante il Presidente Donald Trump abbia detto che i negoziati ci saranno solo dopo la denuclearizzazione.

Ecco la dichiarazione da Seul, via New York Times: “Il Nord ha espresso la sua disponibilità ad avere un profondo dialogo con gli Stati Uniti sulle questioni della denuclearizzazione e della normalizzazione delle relazioni con gli Stati Uniti. Ha chiarito che mentre il dialogo continuerà, non tenterà alcuna provocazione strategica, come test nucleari e di missili balistici”.

Se la Corea del Nord si siederà al tavolo per dialogare con gli Stati Uniti sarà, senza dubbio, un importante passo avanti rispetto ai mesi scorsi, dal momento che gli ultimi dialoghi sono stati solo con la Corea del Sud. Ma qualsiasi valida soluzione sulle fasi di lavoro deve includere anche Cina, Giappone e Corea del Sud.

Le due Coree hanno mostrato unità ai Giochi Olimpici Invernali in Corea del Sud e hanno aperto al dialogo, ma la Corea del Nord avevano pianificato e poi cancellato un incontro con il Vice Presidente americano Mike Pence. La Corea del Nord è arrivata a parlare di tavolo di trattative appena dopo che gli Stati Uniti hanno lanciato il più grande pacchetto di sanzioni sul regime coreano, oltre ai durissimi round di sanzioni internazionali.

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