Crolla ex monastero a Napoli, 5 persone coinvolte: i vigili del fuoco, “abbiamo scavato tra le macerie con le mani” [GALLERY]

  • crollo chiesa san paolo maggiore napoli
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  • Fabio Sasso/LaPresse
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Il bilancio reso noto dalla polizia e di cinque operai coinvolti nel crollo dell’ex monastero nella zona dei Tribunali, a Napoli: due di loro restano in ospedale, uno al Cardarelli, in prognosi riservata, l’altro all’Ascalesi.

I feriti hanno 33 e 45 anni e sono residenti nel Napoletano.

I vigili del fuoco hanno scavato con le mani, con il pericolo di ulteriori crolli, in quelli che vengono definiti “momenti interminabili“. Domenico Caputo, vice dirigente dei Vigili del fuoco, racconta le operazioni di soccorso di un operaio rimasto sotto le macerie. “Abbiamo trovato l’operaio sepolto e altri due che erano stati sbalzati fuori abbiamo scavato con le mani perché c’erano situazioni pericolanti e utilizzare mezzi meccanici avrebbe comportato delle vibrazioni e quindi il rischio di altri distacchi“. Quello che è successo “è stato il Crollo di due pilastri con le rispettive volte nel chiostro del convento“.

Tra le cause del crollo forse la pioggia “ma anche un quadro fessurativo pregresso molto grave che forse doveva essere puntellato meglio“, spiga il geometra Pezzella dell’ufficio Sicurezza abitativa del Comune di Napoli. “Quello che sappiamo ora e’ che durante i lavori di ristrutturazione del convento, credo regolarmente autorizzati dalla Soprintendenza, e’ crollata una parte dell’arcata del cortile antico coinvolgendo gli operai“.

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