Melanoma cutaneo: ecco i diversi tipi e stadi

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Il melanoma è un tumore maligno della pelle causato dalla proliferazione incontrollata dei melanociti, le cellule che producono melanina, il pigmento cutaneo. Questa forma di tumore colpisce nella fascia tra i 45 e i 50 anni di età, un’età media che sta progressivamente diminuendo. Secondo l’Airtum (Associazione italiana registri tumori) in Italia si registrano 6.000 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e le donne, con una crescente incidenza che è addirittura raddoppiata negli ultimi dieci anni. Il melanoma rappresenta circa il 5% di tutti i tumori della pelle, i quali possono essere classificati in quattro tipi:

  1. Il melanoma a diffusione superficiale: rappresenta circa il 70% di tutti i melanomi cutanei, ed in genere origina da un neo che già esiste;
  2. Il melanoma lentigo maligno: si sviluppa sulle zone della pelle esposte al sole solitariamente in età avanzata;
  3. Il melanoma nodulare: è la forma più aggressiva che invade il tessuto in profondità sin dalla sue prime fasi e rappresenta circa il 10-15% dei melanomi cutanei;
  4. Il melanoma lentigginoso acrale: che non dipende strettamente dall’esposizione alla radiazione solare e può colpire anche le persone che hanno una pelle scura.

I melanomi possono essere congeniti, quando originano sulla cute integra da vie nervose pre-esistenti, oppure acquisiti, quando compaiono durante il corso della vita. Il melanoma evolve in diverse fasi: fase 0 quando si sviluppa in situ sulla superficie della pelle; fase I quando il tumore invade la pelle ma rimane a crescita lenta; fase II (melanoma intermedio) quando aumenta la localizzazione e la velocità di replicazione delle cellule tumorali; nella fase III e IV il melanoma si espande e forma metastasi che possono diffondersi in tutto l’organismo. La formazione della massa tumorale di norma richiede molto tempo e può avere origine anche in età giovanile. Un’ispezione della pelle davanti allo specchio è la prima forma di prevenzione per individuare cambiamenti sospetti, ma è consigliabile un controllo periodico da parte di un dermatologo qualificato.

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