Elezioni politiche italiane del 2018: gli occhi del mondo puntati sull’Italia, anche Google dedica un Doodle

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Persino Google dedica un Doodle alle elezioni politiche italiane del 2018: è il giorno del voto e gli occhi del mondo sono puntati sull’Italia. Gli elettori chiamati alle urne sono 46 milioni 604 mila e 925, di cui 22.430.202 uomini e 24.174.723 donne. Potranno votare dalle 7 alle 23 in 61.552 sezioni per rinnovare la Camera ed eleggere 618 deputati. Meno numeroso il corpo elettorale per quanto riguarda il Senato, in quanto l’età minima richiesta per il voto è fissata a 25 anni: si tratta di 42 milioni, 871 mila e 428, di cui 20.509.631 uomini e 22.361.797 donne, per eleggere 309 senatori.

Gli elettori aventi diritto della circoscrizione Estero, che hanno già votato per corrispondenza, sono per la Camera 4 milioni 177 mila e 725 e per il Senato 3 milioni 791 mila e 774: eleggeranno, rispettivamente, 12 deputati e 6 senatori.

Per la prima volta la legge in vigore è il cosiddetto ‘Rosatellum’, sistema misto con un terzo dei seggi, 232 a Montecitorio e 116 a palazzo Madama, assegnato con metodo maggioritario; e due terzi, rispettivamente 232 e 116, con il proporzionale. Nel primo caso in ogni collegio viene eletto un solo candidato, quello che ottiene più voti. Nel secondo caso a ciascuna lista o coalizione di liste sono assegnati i seggi in proporzione ai voti ottenuti, calcolati a livello nazionale e poi redistribuiti nelle singole circoscrizioni territoriali, divise in collegi plurinominali con liste bloccate.

elezioni politiche listeAl riparto dei seggi concorrono le liste che abbiano superato il 3% a livello nazionale, o l’1% se all’interno di una coalizione. Per l’elezione della Camera la scheda è rosa, mentre per il Senato è gialla. Novità di quest’anno, ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, cosiddetto antifrode, dotato di un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Espresso il voto l’elettore consegna la scheda al presidente del seggio, che stacca il talloncino e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, inserisce quest’ultima nell’urna.

Ciascuna scheda, in un rettangolo, contiene il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti, sono riportati il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione. L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato; oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate. Non è invece possibile il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale. E’ vietato infine scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione.

Gli elettori dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale. Chi l’avesse smarrita o l’avesse utilizzata completamente, potrà richiederne un’altra agli uffici comunali, aperti anche domani durante l’orario in cui si svolgono le operazioni di voto.

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