Mentre i risultati dei partiti sono ormai definitivi con il Centro/Destra che supera il 37%, il Movimento 5 Stelle al 32%, il Partito Democratico al 19% con una coalizione ferma al 23% e infine Liberi e Uguali che entra in parlamento per un soffio con il 3%, c’è grande attesa per i risultati dei seggi che non sono direttamente collegati alle percentuali ma sono molto più importanti per la formazione del prossimo Parlamento, e quindi del prossimo Governo.
In base alle ultime proiezioni, il Centro/Destra potrebbe ottenere la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Le proiezioni sull’attribuzione dei seggi, infatti, vedono la coalizione vicina ai 150 seggi al Senato e ai 300 seggi alla Camera. Per poter governare, con questi numeri, mancherebbero davvero una manciata di parlamentari. E un aiuto in tal senso potrebbe arrivare, paradossalmente, proprio dagli “espulsi” del Movimento 5 Stelle, eletti dai grillini e destinati ad aderire al gruppo misto dove ci saranno anche altri deputati eletti nelle Regioni a statuto speciale e nella circoscrizione estero.
E’ lo scenario migliore possibile per il Centro/Destra che, avendo superato il 37% a livello nazionale, è stata ancora più forte sui territori e potrebbe riuscire a formare un nuovo governo. Con Salvini premier? Forse. Anche qui bisogna attendere i risultati dei seggi, perchè se è vero che a livello nazionale e in percentuali la Lega ha preso più voti di Forza Italia con il 17,5% contro il 14% del partito di Berlusconi, è anche vero che queste forze potrebbero essere ribaltate dai seggi con Forza Italia molto più vicina, o addirittura prevalente, rispetto alla Lega.
Adesso i parlamentari neo eletti dovranno registrarsi in Parlamento tra Giovedì 8 e Venerdì 9 Marzo, compilando i moduli con i dati anagrafici per il rilascio del tesserino da parlamentare. Formalità. Ma ci sono due settimane abbondanti per definire gli assetti di Governo: la prima seduta delle nuove Camere è in programma per Venerdì 23 Marzo, e quel giorno dovranno essere eletti i Presidenti di Camera e Senato. Un appuntamento molto importante perché si potranno misurare in aula le forze dei vari partiti (soprattutto alla Camera, dove per l’elezione del Presidente serve la maggioranza assoluta dei voti). Se il Centro/Destra ce la farà, è scontato che l’incarico esplorativo di Mattarella arriverà proprio al candidato premier indicato dalla coalizione. Salvini o Tajani, in base a quale partito avrà più seggi. Entro il 25 marzo, infine, i parlamentari dovranno indicare il gruppo di appartenenza. Successivamente al Quirinale si svolgeranno le consultazioni.