Di strada le donne ne han fatta tanta per raggiungere alcuni traguardi, forse impensabili sino ad alcuni anni prima. Molte sono le leggi che hanno stravolto positivamente la vita del gentil sesso ed è doveroso ripercorrerle in occasione della Festa della donna. Tra le più importanti vi è certamente il diritto di voto (1945-46). Un decreto del 45 ha introdotto il diritto di voto per le donne maggiorenni oltre i 21 anni), un altro decreto del 46 ha concesso alle donne ultra25enni di presentarsi alle elezioni e di essere elette, sino al fatidico 2 giugno 1946, che ha visto la partecipazione delle donne al voto, per la prima volta in occasione del referendum istituzionale che ha permesso agli italiani di scegliere tra monarchia e repubblica. Come non ricordare, il divieto di licenziamento per matrimonio e maternitù e l’accesso delle donne alle professioni pubbliche, entrambi del 1963? Se inizialmente le donne potevano accedere alla magistratura, occorrerà aspettare, rispettivamente, il 1981 e il 1999 per l’apertura delle porte agli agenti in gonnella nel corpo di Polziia e nelle Forze Armate.
Ed ancora l’importantissima legge sul divorzio del 1970, la riforma del diritto di famiglia del 1975, la legge 194 del 1978 sull’aborto. Come non citare l’illegalità del delitto d’onore e del matrimonio riparatore del 1981, le pari opportunità nel mondo del lavoro del 2010, le quote rosa nei consigli di amministrazione del 2011? Ma le conquiste sono tante. Da ultime, ma non per importnza, la lotta alla violenza sulle donne con il riconoscimento, nel 2009, del reato di stalking e nel 2013 dell’arresto obbligatorio per maltrattamenti e stalking.