Sono numerose le leggende circolanti, negli anni, sull’origine della ricorrenza della Festa della donna. Tra le più gettonate, quella del rogo della Cotton, divampato a New York nel 1908. Secodo essa, agli inizi di marzo del 1908, le operaie della Cotton, industria tessile newyorkese, iniziarono a scioperare contro le loro disumane condizioni lavorative e lo sciopero si protrasse sino all’8 marzo, data in cui, il proprietario della fabbrica, un certo Johnson, dopo averle rinchiuse all’interno dellA fabbrica, barricò tutte le uscite. Divampò un incendio, forse appiccato dallo stesso proprietario, e persero la vita 126 operaie.
Le immagini circolanti non sono però quelle della Cotton che, in realtà, non è mai esistita, ma dell’incendio avvenuto il 25 marzo 1911, quindi tre anni dopo il presunto rogo nwyorkese, alla Triangle Shirtwaist Company, nel cuore di Manhattan; uno dei maggiori stabilimenti di produzione di capi d’abbigliamento, situata agli ultimi tre piani dell’Asch Building.
Proprio in quella fabbrica, in cui lavoravano circa 600 operai, in condizioni antigieniche e di scarsissima sicurezza, alle 16:40 circa, un incendio, divampato all’ottavo piano, si lambì rapidamente i due piani superiori del palazzo, provocando la morte di 146 operai della fabbrica, soprattutto giovanissime donne, immigrate di origini italiane ed ebree, tra i 13 e i 22 anni. La tragedia, che provocò la morte di 123 donne e 23 uomini, si consumò in pochi minuti, tra donne inghiottite dalle fiamme, soffocate dal fumo ed altre, ancora, che si gettarono nel vuoto… scene strazianti, queste, ricostruite da giornalisti e passanti.