Festa della donna: perché le donne non denunciano i loro aggressori

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In occasione della Festa della donna è doveroso far conoscere l’altro volto di questa ricorrenza… quello delle donne vittime di violenza che, spesso, hanno paura di denunciare. Tante le motivazioni: alcune hanno paura di non essere credute (una domanda molto frequente di una vittima di violenza è: “Io come faccio a dimostrare che effettivamente ho subito una violenza?”. Siamo purtroppo ancora intrisi di una cultura che tende a colpevolizzare la donna… una gogna che si va a sommare alle violenze dalla stessa subite. Le donne non denunciano per senso di vegogna, per autocolpevolizzazione (“Forse io avrei potuto”), perché rimangono bloccate dalla paura, perché si recriminano il fatto di non essere riuscite a reagire.

In caso di molestie e ricatti sul posto di lavoro, la paura, è naturalmente, quella di perdere il posto di lavoro. Molte altre, invece, non denunciano per via delle spese legali. A riguardo, le vittime di stalking, violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia o da parte del convivente ecc, possono accedere al gratuito patrocinio a spese dello Stato, anche in deroga ai limiti di reddito altrimenti previsti, come stabilito dal Testo unico in materia di Spese di Giustizia.

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