Il fibroma uterino è una forma tumorale benigna tra i più diffusi, che colpisce l’apparato genitale della donna in particolare le cellule muscolari lisce dell’utero. La fascia d’età maggiormente a rischio è quella della premenopausa, ma il disturbo può insorgere anche in età fertile. Tante volte l’insorgenza del fibroma è asintomatica, e di conseguenza la diagnosi viene ritardata; oppure i sintomi vengono sottovalutati perché la donna prova estremo disagio.
Tra i sintomi più comuni c’è l’alterazione del ciclo mestruale, in particolare cicli più prolungati, più ravvicinati, associati a perdite di sangue anche abbondanti o tra un ciclo e l’altro, che possono causare anemia da carenza di ferro e comportare altri disturbi come pallore, profonda stanchezza, difficoltà di concentrazione, tachicardia, difficoltà respiratorie sotto sforzo, scarso appetito. Un altro sintomo molto frequente è il dolore che si può manifestare durante i cicli mestruali e durante i rapporti sessuali. La prima cosa da fare in presenza di tali sintomi è rivolgersi al proprio ginecologo che, grazie ad esami di tipo strumentale come l’ecografia trans-vaginale e l’isteroscopia, effettua una diagnosi riconoscendo, in caso ci fosse, la presenza del fibroma. Proprio per promuovere la prevenzione del Fibroma, in occasione della giornata mondiale sulla donna, che sarà celebrata l’8 Marzo, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in collaborazione con la Società Italiana di Ginecologia e Ostetrica e graize al contributo di Gedeon Richter, darà la possibilità a tutte le donne di usufruire gratuitamente di una serie di servizi gratuiti di prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi ginecologici, promuovendo un (H) open day dedicato alla ginecologia in ben 200 ospedali italiani con il bollino rosa. Chiunque fosse interessata, può vedere gli ospedali della propria regione aderenti all’iniziativa e avere maggiori informazioni sui servizi offerti, sugli orari e sulle modalità di prenotazione, consultando il sito www.bollinirosa.it