La più grande isola di rifiuti oceanici del mondo sta crescendo. Nota come Great Pacific Garbage Patch, è una raccolta galleggiante di rifiuti di plastica che si trova tra le Hawaii e la California e che è cresciuta fino a oltre un milione e mezzo di km², ossia il doppio delle dimensioni dell’intero stato del Texas.
I venti e le correnti oceaniche convergenti incanalano i rifiuti in una posizione centrale, secondo Laurent Lebreton, autore principale di un nuovo studio dell’Ocean Cleanup Foundation, un’organizzazione non-profit. Scoperta per la prima volta all’inizio degli anni ’90, i rifiuti nell’isola provengono dalla costa del Pacifico, che include nazioni in Asia e in America settentrionale e meridionale. L’isola non è una solida massa di plastica. Include circa 1.800 miliardi di detriti e pesa 88.000 tonnellate, l’equivalente di 500 Jumbo Jet. Queste nuove stime sono 16 volte più alte delle precedenti.
Purtroppo, quest’”isola” non è sola: è la più grande di 5 simili raccolte di rifiuti nell’oceano, ha spiegato Lebreton. Gli scienziati collaborano con l’Agenzia Spaziale Europea per scattare foto delle raccolte di rifiuti dallo spazio. Nessun governo si è fatto avanti per eliminare i rifiuti, che si trovano in acque internazionali, quindi spetta a gruppi finanziati privatamente, come Ocean Cleanup Foundation, prendere l’iniziativa per liberarci da questi rifiuti.
Joost Dubois, portavoce della fondazione, ha dichiarato che c’è un senso di urgenza: “È una bomba ad orologeria di materiale più grande. Dobbiamo prenderla prima che si divida in dimensioni troppo piccole per essere raccolte e anche pericolose per la vita marina”.
Poiché la plastica è in circolazione solo dagli anni ’50, non c’è modo di sapere esattamente quanto durerà nell’oceano. Se abbandonata a se stessa, la plastica potrebbe rimanere lì per decenni, secoli o anche di più. Lebreton conclude: “Se non iniziamo a rimuoverla, alcuni dicono che potrebbe restare lì per sempre”.