Un nuovo ranking stilato dall’organizzazione Transport & Environment, che descrive le diverse posizioni dei paesi dell’UE in vista della riunione sul trasporto marittimo e sul clima, organizzata dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) per questo aprile, classifica l’Italia al 22° posto su 24, con -4 punti (quindi in negativo) in termini di ambizione climatica.
Secondo il ranking, le ambizioni europee per ripulire il settore marittimo dalle emissioni di gas serra sono guidate da Germania, Belgio e Francia. Questi, insieme a Olanda, Spagna, Svezia, Regno Unito, Danimarca, Lussemburgo e Finlandia, sono i Paesi più attivi che spingono per l’approvazione di un efficace piano climatico da parte dell’IMO.
Secondo Transport & Environment, però, l’Italia insieme a Portogallo, Croazia, Grecia e Cipro rischiano di rallentare questo processo in quanto risultano tra i Paesi meno ambiziosi in termini di riduzioni delle emissioni causate del trasporto marittimo.
Il ranking svela anche profonde divisioni geografiche tra i Paesi europei settentrionali, che dimostrano una maggiore ambizione, e quelli meridionali e orientali, che hanno meno ambizioni per quanto riguarda le misure e gli obiettivi di riduzione dei gas serra da parte delle navi. L’unica posizione degna di nota è quella della Spagna, che occupa la 5ª posizione. Il ranking include i 23 Paesi europei che si affacciano sul mare, più il Lussemburgo, che ha un registro navale attivo nonostante non sia una nazione marittima.
Il settore marittimo emette il 3% dell’anidride carbonica globale e le emissioni crescono di anno in anno. Questo settore rimane uno dei pochi dell’economia globale senza obiettivi specifici di riduzione delle emissioni di gas serra.
L’IMO nella riunione di aprile adotterà la sua strategia iniziale per il settore. Le questioni sul tavolo saranno: un accordo su obiettivi di riduzioni delle emissioni a lungo termine; l’impegno per un’azione immediata; una preselezione delle possibili misure di riduzione a breve, medio e lungo termine.