Un vasto studio pubblicato sulla rivista The Lancet ha rilevato che il mal di schiena colpisce 540 milioni di persone nel mondo ed è la causa principale di disabilità soprattutto nei Paesi ricchi: purtroppo però chi ne soffre riceve cure e consigli sbagliati.
“La maggioranza dei casi di mal di schiena (lombalgia) risponde a semplici terapie fisiche e psicologiche che mantengono le persone attive e in grado di lavorare. Spesso però a questi pazienti sono consigliati e rimborsati dai sistemi sanitari trattamenti più aggressivi e di dubbio beneficio per la loro salute,” spiega Rachelle Buchbinder, della Monash University in Australia, tra gli autori.
In molti Paesi gli antidolorifici vengono prescritti di routine mentre viene raccomandato pochissimo l’esercizio fisico che invece si è dimostrato clinicamente efficace, precisa Nadine Foster della Keele University, un altro autore della ricerca.
Secondo Jan Hartvigsen, dell’Università della Danimarca Orientale, milioni di persone nel mondo stanno ricevendo cure sbagliate per il mal di schiena: per cambiare le cose, bisognerebbe agire sulle normative che regolano i rimborsi di alcuni farmaci – conclude l’esperto – e raccomandare e favorire altre tipologie di cure non farmacologiche, come l’esercizio fisico.