Nevralgia del trigemino: cause e rimedi per questo insopportabile dolore

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La nevralgia del trigemino è una sindrome cronica, che si manifesta con forti dolori nelle aree del volto innervate dal quinto nervo cranico, comprendenti la fronte e l’occhio, mandibola fino al mento o alla parte superiore della gengiva. Questo dolore è causato da una coppia di nervi che si diramano simmetricamente sia a destra che a sinistra nella testa, e generalmente il disturbo colpisce un solo lato della faccia, più comunemente il lato destro. Tale dolore lancinante viene avvertito con forti fitte al volto, colpendo prevalentemente gli anziani e raramente i giovani. I dolori possono insorgere all’improvviso, e, talvolta, possono verificarsi in rapida successione; il dolore viene spesso descritto come una scossa elettrica, che si localizza in specifiche aree del volto.

I sintomi più frequenti sono formicolio o intorpidimento in faccia, con crisi che si possono manifestare da pochi secondi a due minuti, e ripetersi in rapida successione per tutta la giornata. Il dolore può persistere per giorni, settimane e anche mesi, gli attacchi di dolore si verificano raramente durante la notte, quando il paziente sta dormendo.
Le cause non sono sempre note, la nevralgia è spesso determinata dalla compressione del trigemino o da una malattia di base. Può essere causata dal normale processo di invecchiamento, oppure dalla compressione del nervo trigemino. Nella maggior parte dei casi, la causa della nevralgia è il contatto fra il nervo ed un vaso sanguigno che decorre vicino. Questa prossimità può creare una pressione sul nervo trigemino vicino al punto in cui entra nel tronco cerebrale; tali compressioni provocano a lungo andare l’erosione del rivestimento protettivo intorno al nervo, cioè della guaina mielinica, alterando la normale conduzione degli impulsi nervosi. Per diagnosticare questa patologie in genere si effettua una risonanza magnetica per escludere un tumore o la sclerosi multipla come cause del dolore, oppure da un’angiografia eseguita sempre tramite risonanza magnetica per definire più dettagliatamente l’eziologia della nevralgia trigeminale.

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